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  • L'operazione Cuadrado è sbagliata per l'Inter da tutti i punti di vista: ci guadagna solo il colombiano

    L'operazione Cuadrado è sbagliata per l'Inter da tutti i punti di vista: ci guadagna solo il colombiano

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Da qualsiasi parte lo si guardi, l’ingaggio di Cuadrado, da parte dell’Inter, è un’operazione sbagliata. Lo è dal punto di vista tecnico, perché Cuadrado non incideva da almeno due anni nella Juventus e non si capisce perché dovrebbe farlo adesso all’Inter. 

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    Lo è dal punto di vista anagrafico perché, nel momento in cui l’Inter ha deciso di svecchiare, liberandosi di Handanovic e D’Ambrosio, prende un calciatore di trentacinque anni che, al contrario di D’Ambrosio (più giovane di lui), non sa fare neppure il centrale di tre in difesa.
    Lo è dal punto di vista economico perché, seppure di poco, Cuadrado costa più che aver mantenuto in rosa Bellanova, giovane, sveglio e di prospettiva.
    Lo è dal punto di vista ambientale perché i tifosi interisti non hanno gradito l’arrivo di un simulatore, tra l’altro causa della rissa con Lukaku e Handanovic nell’andata della semifinale di Coppa Italia. Squalificato con due giornate, le sconterà nell’Inter per aver provocato una baruffa contro i nuovi compagni dell’Inter. Da teatro dell’assurdo.

    L’unico a non rimetterci, se non in immagine, è proprio il colombiano. Pur non avendo detto “mai all’Inter”, i sostenitori della Juventus si aspettavano che andasse ovunque, ma non nella squadra dove i conflitti tra le due tifoserie sono i più accesi.

    Tuttavia bisogna essere chiari e coerenti: come Lukaku ha diritto di accasarsi con chi vuole, allo steso modo Cuadrado fa una cosa legittima scegliendo l’Inter. Piuttosto - e l’ho detto nella Sveglia di ieri (QUI LA SVEGLIA DI IERI) - sono i tifosi a dover smettere di vivere in un mondo fantastico. Il calcio è ragione, non più sentimento. E, alla fine, non è neppure solo una questione di soldi. A volte si gioca per sentirsi vivi
     

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