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    L'ombra di Bonaventura e Suso, Calhanoglu si reinventa per tenersi il Milan

    L'ombra di Bonaventura e Suso, Calhanoglu si reinventa per tenersi il Milan

    • Federico Albrizio
    Rinnovarsi e reinventarsi. Parole chiave per chi deve rilanciarsi dopo due stagioni da luci e ombre, concetti cardine per chi sta faticando a farlo dopo un cambio di guida tecnica che ha rimescolato le carte e cambiato le gerarchie. Lo sa bene Hakan Calhanoglu, oggetto ancora misterioso per Giampaolo che sta provando a impostare il turco in una nuova posizione all'interno del suo Milan: regista basso. Non una novità quella vista al Manuzzi contro il Cesena, Calhanoglu era già stato testato nel ruolo durante la ICC: una conferma quindi e un segnale da parte del tecnico su quella che potrà essere l'evoluzione tattica del centrocampista.

    OMBRE - Una scelta dettata non solo alle difficoltà in termini di passo da parte del turco, ma anche dalla folta e agguerrita concorrenza in quelli che dovrebbero essere i due ruoli di riferimento, trequartista e mezzala. Dietro le punte, Giampaolo ha deciso di puntare con forza su Suso, alle sue spalle preme Paquetà come prima alternativa e proprio il brasiliano è la prima scelta per il ruolo di mezzala sinistra, opposta a Kessie e Krunic che si spartiranno l'altra porzione di mediana. A complicare ulteriormente i piani di Calhanoglu poi, c'è il fattore B come Bonaventura: l'ex Atalanta, che lotta per il rinnovo del contratto (ora in scadenza nel 2020) sta tornando a girare ad alti ritmi dopo l'infortunio che lo aveva frenato la scorsa stagione e convince il nuovo tecnico, come mezzala e ancor di più come trequartista alle spalle delle punte.

    RISPOSTA AL MERCATO - Con interni di centrocampo e rifinitori già individuati dunque, inevitabile per Calhanoglu l'arretramento di posizione e la necessità di convincere Giampaolo di meritare più spazio. E segna anche l'inizio della competizione con il nuovo acquisto Bennacer e l'esperto Biglia, con il quale si profila anche una 'partita di mercato': sia il turco che l'argentino sono stati al centro di diverse voci, il primo corteggiato soprattutto dalla Bundesliga e il secondo (in scadenza al termine della stagione) avvicinato prima dalla Fiorentina e poi dal Genoa, segnale di come entrambi siano ancora sotto attenta osservazione da parte di staff tecnico e dirigenza per definire il futuro. Il cambio di posizione per Calhanoglu dunque rischia di non essere solo la risposta alle gerarchie di Giampaolo, ma anche un vero e proprio banco di prova per il futuro: reinventarsi e convincere da regista per conquistarsi una maglia da titolare, e tenersi il Milan.

    @Albri_Fede90

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