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    L'Italia tira in tv: nuovo contratto da 134 milioni (+10%)

    L'Italia tira in tv: nuovo contratto da 134 milioni (+10%)

    Alla fine l’Italia è sempre l’Italia. Per i tifosi e per le televisioni, anche se i risultati recenti non sono certo memorabili. Dopo l’aumento degli accordi di marketing, infatti, è imminente la firma del nuovo contratto tv della Nazionale. Questione di ore e dettagli. Un totale di 134 milioni per il quadriennio 2015-18, cioè 13,5 milioni più del precedente (120,5), oltre il 10% di aumento: niente male, considerata anche la riduzione delle amichevoli (da 22 a 18). Un successo della gestione Tavecchio-Uva che incrocia l’interesse primario della Rai di trasmettere un evento (le partite dell’Italia) che con Sanremo è il top di audience e spot pubblicitari. 

    SUPER AUDIENCE - Ci sono dati che spiegano inequivocabilmente l’appeal tv. Prendiamo l’audience media degli ultimi 4 anni (quella degli anni pari è più alta perché ci sono Mondiali ed Europei): 6,9 milioni (2011); 11,2 milioni (2012); 7,6 milioni (2013) e 9,1 milioni (2014), con un’audience media che può arrivare al 45%. E con vertici tipo Italia-Germania, semifinale di Euro 2012, da 20 milioni di telespettatori (ma anche Italia-Uruguay in Brasile ha fatto 16 milioni con il 68% di share). Non è difficile parlare di affare reciproco. 

    UEFA 74 e RAI 60 - La cifra finale, 134 milioni, va però spiegata: si compone di due voci, 74 e 60 milioni. 1) Intanto per la prima volta non paga soltanto la Rai, che anzi risparmia: l’Uefa organizza le qualificazioni a Euro e Mondiale centralizzando i diritti tv; alla Figc darà 74 milioni per i prossimi 4 anni. 2) Con la Rai sarà chiuso un contratto «a valorizzazione»: nel senso che i 60 milioni sul piatto sono il massimo; dipenderà poi dalla Figc organizzare amichevoli di prima fascia per raggiungere il top. Pianificando fin da subito il calendario. 

    AMICHEVOLI: NO QATAR - In realtà la pianificazione è cominciata e riguarderà anche giovanili e Under 21. Italia-Inghilterra è la prima amichevole, il 31 marzo. Il 16 giugno si prosegue con Portogallo-Italia, sfida da 5 milioni (di cui 2,5 già contrattualizzati): non più Doha, Qatar, perché non ha più senso testare uno stadio «raffreddato», visto che si gioca d’inverno. Si giocherà tra Londra, Parigi, Ginevra e Bruxelles. Poi a novembre, toccando ferro per eventuali playoff, due date libere: si parla di una tournée. A marzo 2016 (il 26 e il 29) doppia grande sfida contro Spagna e Francia. Sul taccuino federale anche Germania e Brasile. 

    di Fabio Licari - La Gazzetta dello Sport

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