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L'Italia al playoff come nel '97, ma questa Nazionale è imbarazzante
Erano quelli gli anni - i '90 - che in Europa avevano visto le nostre squadre dominare. Dal 1992 al 1999 le squadre italiane avevano fatto man bassa dell'allora Coppa Uefa (Inter e Parma due volte a testa, poi Juventus a conferma di una democrazia vincente), vincendo cinque delle sette edizioni (uniche eccezioni Bayern Monaco e Shalke 04), portando sei volte su sette una nostra squadra in finale, centrando addirittura la finale tutta made in Italy in due occasioni, con Parma-Juventus (1995) e Inter-Lazio (1998). Un dominio assoluto. Quello è stato il nostro ultimo periodo felice.
Ora, per una verità storica, in quella Nazionale in attacco il ct Maldini poteva scegliere tra un Vieri al top della forma, il Del Piero più brillante, quello dei 24-25 anni, il rapace Inzaghi, uno Zola che al Chelsea avevano subito adottato e ribattezzato Magic Box, il rinato Baggio che aveva scelto la provincia, Bologna, per prendere la rincorsa per il Mondiale, l'inossidabile Ravanelli, l'utilissimo Casiraghi. La difesa non era da meno: Pagliuca in porta (a Mosca entrò un giovanissimo Buffon e al ritorno contro la Russia giocò Peruzzi), e una batteria di campioni, Nesta, Cannavaro, Maldini, Ferrara, Costacurta. C'era solo l'imbarazzo della scelta. A pesare la Nazionale che andò agli spareggi nel '97 e quella di oggi lo scarto è persino imbarazzante. Ma nella vita e nello sport c'è un solo posto dove andare: il futuro. Quindi in bocca al lupo a questa Nazionale in disarmo, nella speranza che trovi il colpo di coda per conquistare il pass Mondiale.