Getty Images
Rebic-Milan, tutti i numeri del fallimento. Le condizioni per l'addio
PRESTAZIONE INCOLORE - Un passato che non sembra più tornare in auge per la balcanica punta. Spunti – davvero troppo pochi per il suo talento – come testimoniato dal solo 25% di cross portati a termine dai rossoneri. Ma che il buongiorno non si vedesse dal mattino, c’era un dato piuttosto eclatante. L’ultima volta che Rebic ha iniziato un match dal 1’, insieme a Divock Origi, il Milan era incappato in un altro 0-0, quello contro la Cremonese. Questo a testimoniare la scarsa capacità offensiva del club di via Aldo Rossi, con in campo le due riserve più importanti della rosa di Pioli – od almeno così doveva essere -. Ed ecco che quindi, il futuro di Rebic sembra sempre più delinearsi lontano da Milano.
FUTURO SEGNATO - La deludente prestazione contro l’Empoli è la fotografia perfetta della stagione vissuta dal croato, ormai non più una risorsa nello scacchiere del tecnico emiliano. I soli 3 gol e 2 assist in 26 presenze non bastano per meritarsi una riconferma. Già nel corso di gennaio, Maldini e Massara avevano incontrato l’entourage di Rebic per discutere di una strategia d’uscita, in vista del prossimo mercato estivo. Una riconferma nella rosa rossonera sembra sempre più lontana ed ecco che Rebic diventa il candidato a principale a divenire il sacrificato a giugno per finanziare il prossimo numero 9 del Milan. La richiesta della dirigenza milanista è semplice: 15 milioni. Il risparmio per le finanze rossonere sarebbe ampio – dati i 3,5 milioni annui netti d’ingaggio percepiti dal croato sino a giugno 2025 – e, anche a bilancio, i rossoneri andrebbero a risparmiare una cifra molto vicina ai 5 milioni lordi. Tra i club più interessati, le sirene sono puntate verso la Bundesliga, con il Wolfsburg in prima linea. Rebic-Milan, un amore terminato. Le prove d’addio sono appena cominciate.