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    L'Inter fa una prova della finale di Istanbul: il Napoli non è il City, ma vince meritatamente

    L'Inter fa una prova della finale di Istanbul: il Napoli non è il City, ma vince meritatamente

    • Alberto Cerruti
    Il Napoli fa scendere l’Inter dall’otto volante delle sue vittorie consecutive e festeggia con un meritatissimo 3-1 il suo secondo successo in casa da quando è diventato campione d’Italia. Giusto, giustissimo così, perché la squadra di Spalletti domina nel primo tempo, chiuso sullo 0-0, e poi stravince nella ripresa quando sfrutta anche la superiorità numerica per l’espulsione di Gagliardini, poco prima dell’intervallo. Giocare con un uomo in meno conto la squadra più forte del campionato è già un’ardua impresa per chiunque, ma non basta questo alibi per spiegare il punteggio finale. Inzaghi, infatti, facilita il compito dei padroni di casa, schierando un’Inter largamente rimaneggiata in vista della finale di coppa Italia di mercoledì contro la Fiorentina. Eppure, per qualche minuto, i nerazzurri sognano di strappare un punto quando Lukaku, confermando di essere in gran forma, firma il provvisorio 1-1. Un’illusione però, perché poi il Napoli si scatena con gli inediti e italianissimi gol di Di Lorenzo e Gaetano, riscattando tra l’altro la prima sconfitta in campionato proprio contro l’Inter all’inizio del 2023. E così adesso i nerazzurri non dovranno più sbagliare nelle ultime due giornate di campionato, se vogliono rimanere come minimo due punti sopra il Milan, attualmente al quinto posto.

    SOLTANTO FUMO - Mentre Italiano ha risparmiato tutti i titolari della Fiorentina contro il Torino, Inzaghi ha schierato inizialmente soltanto tre giocatori della formazione capace di eliminare il Milan in Champions League. Onana, Bastoni e Barella non bastano però per arginare il miglior Napoli possibile, visto che Spalletti non ha finali da preparare né altri obiettivi da raggiungere. E così si assiste a un primo tempo a senso unico in cui Kvaratskhelia cerca invano di saltare in dribbling il suo dirimpettaio D’Ambrosio, con la fascia di capitano, per servire al centro Osimhen. La superiorità dei neocampioni d’Italia è schiacciante ma tanto fumo non basta comunque per offrire ai tifosi in festa l’arrosto di un gol, perché Onana deve intervenire soltanto una volta per bloccare un innocuo colpo di testa del capocannoniere nigeriano.

    ROSSO GAGLIARDINI - Davanti alle maglie azzurre del Napoli, che ricordano quelle celesti del Manchester City, l’Inter gioca la partita che sembra una prova della finale di Istanbul, perché si difende con ordine attorno al regista centrale De Vrij e prova a ripartire appena può. Barella, però, è l’unico centrocampista in grado di accelerare in un reparto in sofferenza, perché Lobotka, Zielinski, Elmas e soprattutto Anguissa hanno una marcia in più rispetto a Bellanova, Asllani, Gosens e soprattutto Gagliardini, subito ammonito, che si fa espellere poco prima dell’intervallo per un’entrata fuori tempo su Anguissa dopo avere già rischiato il secondo cartellino giallo.

    NON BASTA ONANA - Nell’Inter in inferiorità numerica per tutta la ripresa, Acerbi e Brozovic al posto di Bastoni e Barella sono i primi cambi di Inzaghi che non toglie Correa, sacrificato in copertura alle spalle del sempre più isolato Lukaku. E’ la conferma che il pensiero della coppa Italia è più importante di questa partita, visto che non esce nessuno delle otto alternative ai titolari, anche se il Napoli spinge con maggiore intensità, schiacciando i nerazzurri, in realtà in maglia gialla, nella propria metà campo. E infatti, dopo il classico lavoro di ordinaria amministrazione, Onana deve compiere il primo grande intervento per deviare una conclusione di Kvaratskhelia. Nemmeno lui, però, può evitare subito dopo il meritato vantaggio del Napoli, perché lo splendido destro di Anguissa da centro area sarebbe imprendibile per qualsiasi portiere. Un gol degno del miglior Osimhen, che dopo l’1-0 viene sostituito da Simeone ed esce arrabbiatissimo, al contrario di Elmas, rilevato da Raspadori.

    ILLUSIONE INTER - A questo punto Inzaghi ripensa all’importanza di un posto nella prossima Champions e rilancia i suoi due esterni titolari Dumfries e Dimarco, al posto di Bellanova e Correa e guarda caso il primo sfiora il pareggio di testa mentre il secondo crossa alla sua maniera da sinistra il pallone che Lukaku devia alle spalle di Meret. Sarebbe un pareggio che vale come una vittoria, ma è soltanto un’illusione perché il Napoli si riscatta subito con uno splendido gol di Di Lorenzo che calcia da fuori area un sinistro da applausi, per la gioia dello scatenato pubblico napoletano che si esalta quando l’ultimo arrivato, Gianluca Gaetano, subentrato a Zielinski, firma il 3-1 finale. Classica ciliegina sulla torta, dolcissimo e meritato premio per i campioni d’Italia.



    Napoli-Inter 3-1 (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 22' s.t. Anguissa (N), 37' s.t. Lukaku (I), 40' s.t. Di Lorenzo (N), 49' s.t. Gaetano (N).

    Assist: 22' s.t. Zielinski (N), 37' s.t. Dimarco (I), 40' s.t. Anguissa (N), 49' s.t. Gaetano (N).

    NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (29' s.t. Juan Jesus), Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski (37' s.t. Gaetano), Elmas (24' s.t. Raspadori), Osimhen (24' s.t. Simeone), Kvaratskhelia (37' s.t. Politano). All. Spalletti.

    INTER (3-5-2): Onana; D'Ambrosio, de Vrij, Bastoni (12' s.t. Acerbi); Bellanova (29' s.t. Dumfries), Barella (12' s.t. Brozovic), Asllani, Gagliardini, Gosens (35' s.t. Lautaro); Correa (29' s.t. Dimarco), Lukaku. All. Inzaghi. 

    Arbitro: Marinelli di Tivoli.

    Ammoniti: 19' p.t. 41' p.t. Gagliardini (I), 19' s.t. Elmas (N).

    Espulsi: 41' p.t. Gagliardini (I).

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