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    Inter, le pagelle di CM: Gagliardini da 3, Brozovic e Bellanova ok, super Lukaku

    Inter, le pagelle di CM: Gagliardini da 3, Brozovic e Bellanova ok, super Lukaku

    • Pasquale Guarro, inviato a Napoli
    Onana 6,5: Personalità da vendere, prova ne sia il dribbling ai danni di Lobotka, con il centrocampista azzurro lanciato in pressing nell’area piccola. Vola a respingere la conclusione a giro di kvaratskhelia sventando il pericolo. Riesce solo a toccare la conclusione di Anguissa, non irresistibile. Imprendibile, invece, la conclusione di Di Lorenzo, che trova il 2-1. Prova ad uscire su Gaetano, ma l’azzurro lo batte con freddezza. 

    D’Ambrosio 6: Si stacca dalla marcatura su Osimhen e concede al nigeriano un colpo di testa potenzialmente pericoloso, ma l’attaccante azzurro non angola e Onana riesce a intervenire. Offre sempre il suo sostegno a Bellanova, in raddoppio su kvaratskhelia.

    De Vrij 6,5: Lascia le briciole ad Osimhen, qualche volta arrangiandosi come può. 

    Bastoni 6: Stringe la diagonale su Osimhen e con esperienza limita il movimento del nigeriano consentendo il recupero di de Vrij. 

    (Dal 13’ s.t. Acerbi 5: Chiama la marcatura di Anguissa a Correa, ma il compagno esegue solo fino ad un certo punto. Brutto l’errore su Raspadori, quando tenta l’anticipo, sbatte sull’attaccante e rimane a terra spalancando un’autostrada verso Onana al calciatore azzurro. 

    Bellanova 6: Di fronte c’è Kvaratskhelia, uno che ti punta cento volte a partita. Lo affronta con coraggio, qualche volta perdendo il duello, ma sempre con l’atteggiamento giusto. E quando può prova anche a ripartire, mettendo qualche pallone interessante al centro dell’area. 

    (Dal 29’ s.t. Dumfries 6: Ci prova di testa, con una conclusione che scavalca Meret, ma trova Rrahmani pronto a respingere). 

    Barella 5,5: Non riesce quasi mai ad uscire palla al piede e strada facendo finisce per innervosirsi un po’. Schiacciato, forse troppo, per aiutare Bellanova e D’Ambrosio quando il Napoli decide di attaccare sulla corsia di sinistra. 

    (Dal 13’ s.t. Brozovic 6: Quando in mezzo al campo c’è lui, la squadra trova maggiore coraggio nel cercare la manovra. Esce dal traffico con sangue freddo e maestria). 

    Asllani 5: La squadra fatica ancora a riconoscerlo come faro del gioco, probabilmente anche perché riconosce in lui una certa timidezza nei momenti delicati della partita. 

    Gagliardini 3: Applicando il regolamento, la sua partita sarebbe durata meno di 25 minuti, invece Marinelli lo grazia e non gli sventola il secondo giallo. Inzaghi lo richiama a gran voce e lui fa anche lo stizzito: “Ho capito,mister, ho capito. Devo gestire”. E infatti pochi minuti dopo atterra Anguissa e l’arbitro non può far altro che mandarlo a fare la doccia. 

    Gosens 6: Partita di grande abnegazione e sacrificio, con Elmas sempre alle calcagna. Pregusta la possibilità di concludere a rete ma Anguissa è bravo a sporcargli l’assist di Bellanova dalla fascia opposta. 

    (Dal 35’ s.t. Lautaro: s.v.)

    Correa 5: Spalle alla porta fa una fatica immane. Con l’espulsione di Gagliardini abbassa il proprio raggio d’azione per dare supporto al centrocampo ma è sua la grande dormita su Anguissa, quando per oscuri motivi decide di abbandonare la marcatura. 

    (Dal 29’ s.t. Dimarco 6: Entra e offre immediatamente il suo contributo in termini di energie e freschezza. Serve a Lukaku l’assist dell’1-1. Un po’ morbida l’opposizione a Di Lorenzo, che però trova un grandissimo gol. Si ripete però, questa volta con maggiori colpe, sul contropiede che porta gli azzurri sul definitivo 3-1).

    Lukaku 7: Costretto a giocare molto spalle alla porta, tra Rrahmani e Kim. Vita dura, ma riesce ad alimentare qualche contropiede e piano piano prende convinzione. Lotta anche quando l’Inter è costretta a giocare in dieci per l’espulsione di Gagliardini e lui è isolato. Arriva il giusto premio quando spunta alle spalle di Juan Jesus e buca Meret con una zampata implacabile. 


    S. Inzaghi 6: L’Inter imposta una partita di grande attenzione difensiva, ma Gagliardini rovina tutti i suoi piani. Riesce anche a raddrizzare il match, ma poi la perla di Di Lorenzo mette in ginocchio i suoi.

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