
L'Inter e i colpi a parametro zero: da Banega a Godin, tanti flop e un solo promosso
OBIETTIVI - I nomi più caldi nel mercato dei parametri zero per l'ad Marotta e il ds Piero Ausilio sono senza dubbio Dries Mertens e Olivier Giroud. I due attaccanti rappresentano forse l'uno l'alternativa all'altro nei progetti della rosa interista della prossima stagione, ma entrambi sono trattati con forza dalla società nerazzurra. Ai due bomber classe '87 si aggiungono anche Jan Vertonghen del Tottenham, Layvin Kurzawa del PSG e Mario Gotze del Borussia Dortmund, tutti e tre proposti dai rispettivi agenti e su cui l'Inter sta riflettendo.
CONVIENE? - La domanda che sorge spontanea è: davvero conviene? Se dal punto di vista economico sicuramente questi giocatori rappresentano un'occasione per il costo del cartellino, nel recente passato la storia dei colpi a parametro zero dell'Inter testimonia come in pochi siano in realtà stati gli acquisti realmente positivi e realmente utili anche in campo. Anzi c'è di più, perché negli ultimi 7 anni solo un giocatore si è rivelato poi un affare vincente in tutto e per tutto. Si tratta di Stefan de Vrij, preso a zero dalla Lazio e divenuto insostituibile. Accanto a lui una carrellata di flop più o meno grandi. Chi è stato il più deludente? Scopritelo nella nostra gallery.

2013 - Hugo Campagnaro. Arrivato all'Inter dal Napoli in un momento storico negativo per il club, non riesce ad imporsi neanche con Mazzarri. I problemi muscolari lo frenano e dopo due stagioni altalenanti e giocando spesso fuori ruolo dice addio.

2014 - Nemanja Vidic. Doveva essere il perno su cui l'Inter avrebbe ridato il via alla rincorsa scudetto; il baluardo difensivo che mancava da tempo. Si rivelò un flop assoluto non adattandosi né al calcio italiano né agli schemi difensivi di Mazzarri prima e Mancini poi. Operatosi di ernia al disco rescisse con l'Inter dopo 8 mesi di inattività.

2016 - Ever Banega. Gran colpo (anche a livello di commissioni) per strappare el Tanguito al Siviglia, peccato che la stagione 2016/17 dell'Inter si trasformi in calvario passando da De Boer a Vecchi e infine a Pioli. Banega non si illumina mai, non trova mai la giusta posizione in campo e dopo un anno torna al Siviglia per 9 milioni. Di lui in nerazzurro si ricorda solo la plusvalenza segnata a bilancio.

2016 - Caner Erkin. Stesso anno di Banega ed errore ancora più grosso per l'Inter che pensava con Mancini al momento dell'acquisto di aver trovato la soluzione all'annoso problema della fascia sinistra. In panchina a inizio stagione sedette però De Boer che non lo ritenne utile al progetto al punto che dopo soli 2 mesi venne prima prestato al Besiktas e poi a fine stagione disse addio ai nerazzurri senza mai disputare una partita ufficiale.

2017 - Daniele Padelli. Unico colpo a parametro zero dell'estate 2017, arrivò per fare il secondo di Samir Handanovic. Non è un affare completamente negativo, dato che raramente è stato chiamato in causa. Le partite disputate quest'anno hanno dimostrato che Handanovic ha bisogno di più concorrenza alle sue spalle.

2018 - Kwadwo Asamoah. Strappato ai rivali della Juventus con un contratto super, è protagonista di un buon inizio salvo poi condannare l'Inter all'eliminazione dai gironi di Champions con errori grossolani nella sfida decisiva contro il PSV. L'annata 2019/20 è un calvario e i problemi al ginocchio non lo fanno praticamente mai scendere in campo. A quelle cifre (di ingaggio) non il migliore degli affari.

2019 - Diego Godin. Il colpo più atteso dopo Lukaku per la nuova Inter di Antonio Conte, strappato all'Atletico Madrid che lo ha salutato in lacrime. Si rivela presto un acquisto sbagliato dato che dal punto di vista dell'ingaggio è uno dei più pagati della rosa, ma nelle gerarchie di Conte scivola dietro al giovanissimo Bastoni. Non riesce ad adattarsi alla difesa a 3 dopo anni di dominio a 4 e in estate si ascolteranno offerte per il suo addio.