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Intermania: per il futuro si ripensa al passato
RITORNO AL FUTURO - Non a caso il presidente Erick Thohir lo ha definito un problema: "Vedremo nelle prossime due partite (con la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic e il Parma, nda). Ci sono tante voci, ma vogliamo dargli un'altra opportunità, anche perché cambiare tecnico a stagione in corso non è mai una buona soluzione". Ieri in tribuna al Manuzzi c'era Roberto Mancini, che prima di lasciare lo stadio ha salutato i dirigenti nerazzurri Michael Bolingbroke e Marco Fassone. Il suo nome è sempre d'attualità quando le cose vanno male, così come quelli di altri ex interisti: Leonardo e Walter Zenga. Quest'ultimo è l'unico a non aver lavorato con Massimo Moratti, che dopo aver ricordato un aneddoto proprio su Mancini ("In passato ho cacciato un allenatore che aveva appena vinto lo scudetto") ha lasciato la carica di presidente onorario, mantenendo però il 30% delle quote societarie. Guardando ancora più avanti nel tempo, il sogno dei tifosi è di rivedere a Milano uno tra Mourinho e Simeone: anche in questo caso, per ricostruire il futuro, si guarda al passato. Nostalgia canaglia.