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    L'insegnamento della Supercoppa e il destino di Gattuso: il Napoli non parte battuto e la Juve sentirà la mancanza di Arthur

    L'insegnamento della Supercoppa e il destino di Gattuso: il Napoli non parte battuto e la Juve sentirà la mancanza di Arthur

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Per quale arcana ragione, che presiede le supreme decisioni calcistiche, il Napoli questa sera dovrebbe battere la Juventus e salvare Rino Gattuso da un esonero forse scontato? Mi limito a ricordare uno snodo e una condizione. Il primo. Alla vigilia della Supercoppa italiana, vinta proprio contro il Napoli, la Juve arrivava dalla sconfitta in campionato con l’Inter e sembrava irrimediabilmente destinata ad un drammatico bis, oltre che ad essere estromessa dalla lotta al titolo. Quella partita cambiò tutto. 
    La seconda. Tutti i calciatori del Napoli sanno che un’altra sconfitta costerebbe probabilmente la panchina all’allenatore, ragione per cui - contro un’avversaria storica - daranno tutto per la loro guida. E’ possibile che la loro eccezionale prestazione inverta la tendenza.

    Scrivo tutto questo non necessariamente per prevedere una caduta delle Juve, ma per ricordare che il calcio scrive più spesso di quanto ci si aspetti pagine di inaspettate verità. Dunque il Napoli non parte battuto oggi con la Juve. Nonostante le molte assenze, ci sarà Osimhen, in grado di allungare qualsiasi difesa e, dietro di lui, agirà un trio di qualità formato da Politano, Insigne e Lozano. Non solo il reparto, ma l’intera fase difensiva della Juve dovrà tenerne conto. Pur riconoscendo che la squadra di Pirlo ha una rosa più ampia e qualitativa, almeno un’assenza tra i bianconeri va considerata comunque pesante. Mi riferisco ad Arthur, vero equilibratore della manovra, dotato di un palleggio che a centrocampo non hanno né Bentancur, né Rabiot (giocheranno entrambi).

    C’è poi la quasi sicura assenza di Bonucci. Lo sostituirà de Ligt che quanto a qualità non ha nulla in meno del compagno. Tuttavia l’olandese, per caratteristiche, è un marcatore spietato che attacca l’avversario aggredendolo ben fuori (e lontano) dall’area di rigore. Quanto questo condizionerà Chiellini abituato ad una linea difensiva nettamente più bassa? A questo proposito, dopo aver visto la Juve giocare per lo 0-0 con l’Inter in Coppa Italia, e dunque aver fatto una partita quasi completamente difensiva, è lecito chiedersi se Pirlo organizzerà una strategia del genere, magari una volta passati in vantaggio (sempre che accada). Sinceramente non credo che un’altra prestazione del genere sia possibile.

    Quindi sarà una partita aperta, con molte occasioni da gol e un risultato molto in bilico. Il Napoli non è spacciato, ma deve fare una partita in cui gli errori siano limitati al massimo (e di capitali non ce ne devono essere) e le occasioni sfruttate senza indugio. Può darsi che la Juventus, alla fine, vinca lo stesso, ma Gattuso e i suoi uomini non possono, in una gara così decisiva, lasciare per strada altri rimpianti. Curiosamente è la prima volta che Napoli e Juve si affrontano in campionato, ma la partita sarà giocata come una finale. Dall’esito - soprattutto in casa Napoli - discendono troppe conseguenze.

    Certo, è strano che un accordo già raggiunto (quello riguardante il contratto di Gattuso) non sia stato ratificato per mesi e adesso sull’allenatore penda il cappio dell’esonero. Molti dicono che la situazione sia precipitata per la cattiva gestione societaria a proposito di questo argomento. Può essere, anche se io penso che nello specifico Gattuso sia stato solo molto sfortunato. E’ incappato in una contingenza estremamente negativa e ne sta pagando le conseguenze. Forse alcuni cambi di sistema di gioco non hanno giovato alla squadra, ma ciò che ha inciso di più sono stati nel rendimento delle ultime settimane sono stati gli infortuni, nel contesto dei quali ci metto anche il rigore sbagliato da Insigne, a dieci minuti dalla fine, in Supercoppa. Se la palla fosse entrata, probabilmente avremmo assistito ad un epilogo diverso e adesso, chissà, dentro una crisi irreversibile ci sarebbe la Juve.

    Ipotizzato tutto questo, bisogna dire che le formazioni di questa sera non sono paragonabili. Non battere il Napoli sarebbe letale (e ho spiegato perché) per i bianconeri, ma la Juve senza i tre punti sarebbe una Juve da mettere sotto osservazione. Rappresenterebbe un poderoso balzo all’indietro rispetto al progresso delle ultime settimane.

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