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Rabiot al bivio: o diventa grande o la Juve lo cede in estate
IN CAMPO – Arthur è fermo ai box, la decisione dello staff medico bianconero è quella di proseguire con una terapia conservativa e di gestire il dolore causato dalla calcificazione fino al termine della stagione, quando poi potrebbe anche rivelarsi necessario un intervento. Rodrigo Bentancur fa i conti da settimane con un “buco” al piede dopo un avvio di stagione condizionato dalle scorie di quella precedente. Weston McKennie appare in riserva. E Aaron Ramsey continua a fermarsi. In tutto questo Rabiot è il centrocampista più in condizione, dopo aver perso il posto da titolare è tornato nuovamente in sella più per necessità che per scelta. Ma da lì non deve più scendere, dipende tutto da lui. A quasi 26 anni è ancora un'eterna promessa.
SUL MERCATO – Ma guadagna come un campione. Quindi superato il biennio buono anche per consolidare le agevolazioni del Decreto Crescita, il tempo di Rabiot sta scadendo. Adesso ha una grande occasione, quella di poter giocare con continuità. In effetti sembra in crescita. Ma non basta ancora, non può bastare. E se Rabiot restasse ancora questo, la decisione della Juve non potrà essere diversa da quella che parla di un giocatore in vendita, possibilmente in Premier per far fruttare al massimo il suo cartellino. Un anno fa già si parlava di lui in Inghilterra, magari all'Everton. Poi non se n'è fatto nulla. Qualche lampo e tanti punti interrogativi dopo ecco di nuovo Rabiot al bivio: o si impone o può partire.