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L'ex Vio: 'Zenga-Sousa, che sfida! Walter legge meglio le gare, Paulo è più attento. E Montella...'
A parlare, come si legge sul sito corrierespione.it, è Gianni Vio che conosce i due tecnici che sederanno sulle panchine di Sampdoria e Fiorentina, nell'avvincente sfida del fine settimana, per aver lavorato con loro. Gianni Vio, il mister delle punizioni e palle inattive in generale, alla Fiorentina con Montella dal 2012 al 2014, ha condiviso alcune stagioni con Walter Zenga mentre con Paulo Sousa ha collaborato all'inizio della carriera del portoghese. "Ho avuto occasione di conoscere Sousa nel 2010 quando allenava il Swansea e già allora gestiva la squadra con metodi innovativi, è molto attento ai dettagli e non lascia nulla al caso. Parlare di Walter (il cognome non gli riesce neanche di dirlo visto il rapporto tra i due, ndr) mi riesce difficile, non sono obiettivo, perché lo considero un amico prima che un allenatore. Di una cosa sono sicuro se facessero una gara fra tutti gli allenatori per vedere chi è più veloce a leggere la partita durante la gara, Walter partirebbe in prima fila. Mi piace come si stanno comportando in serie A".
La Fiorentina contro la Roma ha subito il secondo gol mentre era in attacco, Per battere un corner, a lei che cura questo tipo di situazioni di gioco è mai successo e come l'avrebbe presa? "Subire un gol sul corner in contropiede è sempre possibile, perché per attaccare bisogna lasciare dello spazio alle spalle. Ma è anche un segnale chiaro che l'allenatore voleva segnare e che per questo ha portato molti giocatori in attacco. Ci sono allenatori che per paura di subire gol anche quando attaccano stanno con 4 giocatori nella propria metà campo ma io apprezzo di più chi rischia e chi propone cose nuove".
Come mister delle punizioni, quali giocatori della sua Fiorentina le hanno dato più soddisfazioni sulle palle inattive? "Indubbiamente a Firenze i giocatori che mi hanno dato più soddisfazioni sono Rodriguez, che il primo anno è stato il difensore che ha fatto più gol in Europa, e Pasqual anche se devo dire che il giocatore che si allenava con più attenzione era Tomovic. Degli attuali calciatori viola chi avrei voluto? In realtà ero contento dei nostri perché i calciatori che avevamo erano molto forti".
La Fiorentina affronta la gara di domenica da capolista, ma è pronta secondo lei a lottare per lo scudetto? "Con il pubblico che ha penso che la Fiorentina possa lottare fino alla fine e far diventare questo sogno una realtà". L'Europa League, visto che la Fiorentina è ancora in corsa dopo la vittoria di ieri, può togliere energie? "È normale che due competizioni qualcosa ti tolgano perché per giocare tre gare in 8 giorni bisogna fare attenzione al recupero psico fisico e qualche dettaglio in funzione della gara si perde. Ma se si riesce a vivere con leggerezza, chissà... Poi mi sembra che le alternative sono di alto livello quindi perché fare una scelta tra le competizioni?".
Zenga e Sousa a parte, non si può non chiederle se sente sempre Montella "Con Vincenzo ogni tanto ci scambiamo qualche mail e siamo in contatto; è una persona, prima che un allenatore, con la quale mi fa molto piacere condividere le mie idee. Forse ci vedremo a Londra nel prossimo mese. Se gli consiglio un'esperienza all'estero? Ha dimostrato di essere un grande allenatore e sicuramente l'esperienza all' estero non potrebbe che arricchirlo". Veniamo alla sua di esperienza in Inghilterra, come sta andando? "Dopo Romania, Arabia, Emirati, Svizzera questa Inghilterra è un'esperienza importante. Anzi, a 62 anni, direi che più che un'esperienza per me questa è una soddisfazione". Infine Vio ci tiene anche a fare un saluto ai suoi ex giocatori, a Firenze e ai tifosi con un semplice ma fondamentale in bocca al lupo per la stagione "Forza Fiorentina" dice, poi scappa via, lo attendono allenamenti e ttrasferta con il suo Brentford.