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    L'ex della ex pornodiva Selen, quel rigore di tacco con 64 giornate di squalifica, le manie di Oronzo Pugliese e il precursore di Sacchi

    L'ex della ex pornodiva Selen, quel rigore di tacco con 64 giornate di squalifica, le manie di Oronzo Pugliese e il precursore di Sacchi

    • Cesare Bardaro
    CAMPIO-NATI il 22 GIUGNO
    Oggi compiono gli anni soprattutto calciatori che hanno appeso le scapette al chiodo già da un po' di anni, in particolare ex attaccanti della Sampdoria. Facciamo dunque gli auguri a: 

    NICOLA ZANONE, 1956, ex attaccante di Brindisi, Empoli, Vicenza, Fiorentina, Udinese, Sampdoria, Perugia, Pescara, Modena, Montreal Impact. Giudicato da allenatori come Galeone e Ulivieri "un talento purissimo, dal bagaglio tecnico come pochi", non espresse mai il suo potenziale per i continui infortuni di cui fu vittima. "Sei operazioni al ginocchio, due alle caviglie, infiltrazioni di cortisone ed altro a dosi certo non omeopatiche e con preoccupante frequenza. Traumi, strappi: serve altro?". Lui li ha sempre attribuiti, al primo, quando era al Vicenza che non fu curato come si sarebbe dovuto: "Ulivieri pretendeva dagli attaccanti un gioco a tutto campo, anche in fase difensiva. Nel tentativo di recuperare un pallone, in scivolata, sentii un dolore tremendo all'altezza dell'inguine, lo stesso punto in cui da giorni lamentavo un forte fastidio, sottovalutato da chi di dovere. Avevo giocato 25 partite di fila, sempre 90 minuti, il mio fisico reclamava riposo. E invece mi strappai proprio all'inguine: per un infortunio del genere Gigi Riva fu costretto a ritirarsi: io ero un ragazzo di 22 anni che, sbagliando, si affidò completamente ai dettami di medici e società per recuperare. I miei problemi fisici successivi sono stati tutti conseguenza di quello strappo". Dopo il ritiro è stato per qualche anno compagno della ex pornodiva Selen. Hanno avuto un figlio nel 2006. 

    ERMANNO CRISTIN, 1945, detto 'Bisontino' e anche 'il Nordhal del Friuli' per il suo
    fisico robusto, ex attaccante, di Sampdoria, Simmenthal Monza, Mantova, Livorno,
    Acireale, Entella. Testimone di un calcio profondamente diverso da quello attuale: "Prendevo 20 mila lire al mese. Erano due biglietti enormi da diecimila. Li andavo a prendere in sede, in via XX Settembre, li piegavo finchè non diventavano grandi come una figurina, li nascondevo sotto le scarpe per paura che me li rubassero". Anche per quanto riguarda il postcarriera: "Per un po' sono rimasto nel calcio per allenare nelle categorie inferiori, poi ho deciso di smettere e darmi alla mia passione, quella per cui mi ero anche diplomato: meccanico specializzato. Così nel 1995 ho iniziato a lavorare come tornitore e ho smesso soltanto a gennaio di quest'anno. Adesso sono in pensione, riposo assoluto. A parte il giardino". E tatticamente: "Adesso guardo questi attaccanti che fanno un sacco di gol. Ma mi scappa sempre un 'Dio bono, non li marca nessuno!'. Se io giocassi ora mi farei tirare la palla oltre la difesa e sarei sempre davanti alla porta. Poi magari sbaglio... Invece se per caso superavo Morini o Guarneri, che mi stavano attaccati al sedere per tutto il tempo della partita, poi c'era pure il libero. Erano delle battaglie. Me ne facevano di tutti i colori, ma anche loro con me non passavano delle belle domeniche. Quando mi marcava Burgnich ce ne dicevamo di tutti i colori in friulano. Quelli sì che erano marcatori. Se andavi a prendere l'acqua in panchina avevi lo stopper che ti seguiva. Era molto più difficile segnare. Non come adesso che stanno tutti in fila. Ci fossero state una volta quelle file lì, avrei fatto sempre due gol a partita". 

    Un altro ex bomber 'ruspante' nato il 22 giugno è FABIO ENZO, 1946, nato a Cavallino (ma si dette al calcio e non all'ippica) con vari soprannomi (Panzer, Caterpillar, Bulldozer), ex attaccante di Salernitana, Tevere Roma, Roma, Mantova, Cesena, Verona, Novara, Foggia, Reggina, Venezia, Omegna, Biellese. Pagò 200mila lire di multa per aver tirato un rigore di tacco nella partita Cesena-Casertana di Coppa Italia. Nella sua carriera ha accumulato 64 giornate di squalifica, anche se nella vita si narra che fosse tutt'altro. Si racconta che era sempre pronto a togliersi il cappotto per regalarlo a un mendicante infreddolito. "Non guadagnavo molto, ma spendevo tutto. Ero giovane, ero un calciatore di serie A e mi godevo la vita. Una volta siamo all'aeroporto di New York con la Roma, passa una hostess bellissima e io, senza capire una parola di americano, gli dico: va anche lei a Roma? Fa sì con la testa. Bene, gli dico, se vedemo in aparechio. A bordo facciamo amicizia e ci diamo appuntamento. Si chiamava Linda... Ogni volta che c'era la sosta, partivo per New York. Ai dirigenti dicevo che andavo a Jesolo e invece... Quanti viaggi e quanti schei. Lei mi faceva fare lo sconto, ma erano pur sempre fior di carte da mille che partivano. Pensa che el negro che faceva il guardiano davanti al suo palazzo ormai mi conosceva. Mi diceva 'Hello Enzo' e io gli davo dieci dollari di mancia ogni volta. Poi facevo i conti: dieci dollari, otto nove mila lire, una cifra. Mi veniva voglia di tornare indietro e farmi dare il resto". Anche lui, smesso di giocare, ha dovuto lavorare: "Mi sono ritirato nel 1983, giocavo a Biella, e ho messo su un attività sportiva, gestivo dei campi da tennis dentro un camping. Poi le cose sono cambiate e Dino Donadon, un mio vecchio amico, mi chiama a lavorare nel suo hotel di Jesolo. Da quindici anni e fasso de tuto. Tutto quel che capita. Il cameriere, il giardiniere, i lavori pesanti e quelli leggeri, il portiere e il guardiano. Diciamo che sono l'uomo di fiducia del paron". Giocò nella Roma allenata da Oronzo Pugliese e anche lui ha un gustoso aneddoto da raccontare sul 'mago di Turi': "Era un po' maniaco e superstizioso. Una sabato pomeriggio andiamo al cinema, in
    programmazione c'è il Dottor Zivago. Succede che il giorno dopo vinciamo e Pugliese sai cosa fa? Ci porta tutti gli altri sabato a rivedere lo stesso film. Più di un mese, due palle che non ti dico. Scappavamo via dalle uscite di sicurezza, non ne potevamo più. Lara, Yuri, il Dottor Zivago, la carica dei cosacchi ci uscivano dagli occhi. Oronzo però si piazzava sulla porta centrale e ci rispediva indietro. Era così, quando allenava il Bari andava in campo con il galletto". 

    Passiamo agli auguri alla categoria portieri: 
    GIUSEPPE ZINETTI, 1958, detto Zino, ex portiere di Imolese, Bologna, Triestina,
    Pescara, Roma, Ascoli: "Mio padre non voleva che continuassi col calcio. Quando ero piccolo aveva un'azienda agricola, dopo un allevamento di polli, era un uomo concreto. In più mio zio era direttore di banca, il lavoro era quello lì. Pensava che io, siccome giocavo, non avessi voglia di fare nulla. Invece avevo delle doti, intuivo di potercela fare. E ce la feci". Tra i suoi allenatori ricorda in particolare Marino Perani, che lo ebbe al Bologna, come anticipatore di Sacchi: "Come allenatore aveva idee all'avanguardia già allora e, sebbene con noi non fu fortunato perché un sistema di gioco cosi nuovo era difficile da recepire allora, a Parma, dove vinse due campionati di fila, fece trovare la strada bella spianata a Sacchi avendo abituato alla
    zona già da tempo molti dei suoi giocatori. Lui infatti a volte toglieva già il libero e faceva occupare a me quel ruolo, giocando praticamente il linea".  Dal 1997 è preparatore dei portieri con Ventura. E curiosamente, nell'aprile 2014, stando in panchina si è infortunato seriamente, rottura del tendine d'Achille, esultando per il gol della vittoria del Toro contro il Genoa, segnato da Cerci in zona Cesarini. 

    DAVIDE MORELLO, 1978, ex portiere di Cavese, Isernia, Gela, Ancona, Pisa, Torino, Trapani. 
    Buon compleanno anche a: 
    ANDREA MANTOVANI, 1984, difensore del Novara. 
    TOMAS SVEDKAUSKAS, 1994, portiere lituano dell'Ascoli in prestito dalla Roma. 
    MANUEL DAFFARA, 1989, terzino destro della Lupa Roma. 
    MARCELINHO, 1987, ala sinistra brasiliana, attualmente svincolato, al Catania da luglio 2014 a gennaio 2015. 
    MATIAS CAMPOS, 1989, centrocampista cileno dell'Audax Italiano, ex Siena e Udinese. 
    VINCENZO SOMMESE, 1976, ex centrocampista di Nola, Torino, Vicenza, Piacenza, Ancona, Modena, Mantova, Ascoli. Nel 2011 è stato squalificato per 5 anni più preclusione per il calcio scommesse. 
    ROBERTO PRINI, 1946, ex difensore di Solbiatese, Bologna, Sampdoria, Spal. Nella Samp faceva coppia in difesa con Marcello Lippi. 
    FABRIZIO BERNI, 1949, ex difensore di Fiorentina, Cesena, Vicenza, Perugia, Genoa, Pistoiese. 
     

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