L'estate dei grandi ritorni: per Pessina e Gollini è la chiusura di un cerchio
Chi mastica calcio sa che “la palla è tonda” e che, prima o poi, la ruota gira per tutti. E per Matteo Pessina e Pierluigi Gollini ha girato così tanto da essere tornata al punto di partenza.
TORNARE ALLE ORIGINI – Per Pessina si tratta di un vero e proprio rientro a casa. Il centrocampista campione d’Europa è originario di Monza ed è qui che ha avuto inizio la sua carriera da calciatore. Dal settore giovanile è stato poi aggregato in prima squadra, in cui ha militato fino al 2015. Ora, dopo otto lunghi, anni è tornato – in prestito dall’Atalanta - con la fascia di capitano al braccio in un momento straordinario per il club brianzolo. La neopromossa in Serie A sta dimostrando già sul mercato di avere forte ambizione e voglia di sfruttare al massimo quella che rappresenta la prima grande possibilità della sua storia. Puntare su professionisti affettivamente legati alla maglia, come nel caso di Pessina, è il punto di partenza per la creazione di una forte identità di squadra e per assicurarsi tanta grinta e stimolo in campo. L’ad Adriano Galliani ha parlato di un romantico ritorno che tutta la società stava attendendo, perché Matteo è cresciuto tra i biancorossi. Il nuovo capitano non ha esitato a mostrare la propria dichiarazione d’amore alla sua squadra attraverso poche semplici parole: “Quando sono partito ero un ragazzino. Abbiamo viaggiato, senza mai smettere di guardarci, seppur da lontano, e gioendo per le vittorie di entrambi. Ora, Monza, sono tornato! Finalmente a casa”.
“NUOVE” OCCASIONI – Anche per Pierluigi Gollini si parla di ritorni. Il primo è quello in Serie A, che aveva momentaneamente lasciato per volare in Inghilterra, il secondo è quello a Firenze. Ad accoglierlo in Italia al suo rientro infatti non c’è l’Atalanta, società a cui di fatto ancora appartiene, ma la Fiorentina. La Viola ha acquistato il proprio nuovo custode in prestito e con diritto di riscatto dal club nerazzurro. Per Gollini questo ritorno rappresenta la possibilità di rimettersi in gioco e di farlo con una squadra che già conosce e che gli ha aperto, nel 2010, la strada alla sua carriera da portiere. Tanto entusiasmo e consapevolezza da parte del portiere che, dalle ultime, indosserà la maglia numero 95: “Sono felice di tornare, perché è come chiudere un cerchio di quello che è stata la mia vita, il mio percorso da ragazzino e la mia carriera. Sentivo il bisogno di tornare in un posto speciale, come Firenze lo è per me”.
TORNARE ALLE ORIGINI – Per Pessina si tratta di un vero e proprio rientro a casa. Il centrocampista campione d’Europa è originario di Monza ed è qui che ha avuto inizio la sua carriera da calciatore. Dal settore giovanile è stato poi aggregato in prima squadra, in cui ha militato fino al 2015. Ora, dopo otto lunghi, anni è tornato – in prestito dall’Atalanta - con la fascia di capitano al braccio in un momento straordinario per il club brianzolo. La neopromossa in Serie A sta dimostrando già sul mercato di avere forte ambizione e voglia di sfruttare al massimo quella che rappresenta la prima grande possibilità della sua storia. Puntare su professionisti affettivamente legati alla maglia, come nel caso di Pessina, è il punto di partenza per la creazione di una forte identità di squadra e per assicurarsi tanta grinta e stimolo in campo. L’ad Adriano Galliani ha parlato di un romantico ritorno che tutta la società stava attendendo, perché Matteo è cresciuto tra i biancorossi. Il nuovo capitano non ha esitato a mostrare la propria dichiarazione d’amore alla sua squadra attraverso poche semplici parole: “Quando sono partito ero un ragazzino. Abbiamo viaggiato, senza mai smettere di guardarci, seppur da lontano, e gioendo per le vittorie di entrambi. Ora, Monza, sono tornato! Finalmente a casa”.
“NUOVE” OCCASIONI – Anche per Pierluigi Gollini si parla di ritorni. Il primo è quello in Serie A, che aveva momentaneamente lasciato per volare in Inghilterra, il secondo è quello a Firenze. Ad accoglierlo in Italia al suo rientro infatti non c’è l’Atalanta, società a cui di fatto ancora appartiene, ma la Fiorentina. La Viola ha acquistato il proprio nuovo custode in prestito e con diritto di riscatto dal club nerazzurro. Per Gollini questo ritorno rappresenta la possibilità di rimettersi in gioco e di farlo con una squadra che già conosce e che gli ha aperto, nel 2010, la strada alla sua carriera da portiere. Tanto entusiasmo e consapevolezza da parte del portiere che, dalle ultime, indosserà la maglia numero 95: “Sono felice di tornare, perché è come chiudere un cerchio di quello che è stata la mia vita, il mio percorso da ragazzino e la mia carriera. Sentivo il bisogno di tornare in un posto speciale, come Firenze lo è per me”.