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L'enigmatico De Zerbi: 'Al Brighton mi diverto ma l'allenatore ha sempre la valigia...'. Cosa filtra sull'Inter
Roberto De Zerbi è uno dei nomi accostati con maggiore insistenza alla panchina dell'Inter per la prossima stagione. L'attuale allenatore del Brighton è profilo gradito da tempo alla dirigenza nerazzurra e in particolare all'amministratore delegato Beppe Marotta, oltre ad essere rimasto in ottimi rapporti con Dario Baccin, con cui ha condiviso l'esperienza a Palermo. Il suo nome è fra quelli tenuti più in considerazione nel caso in cui Simone Inzaghi non fosse confermato nonostante un contratto in scadenza a giugno 2024 (e opzione per un'ulteriore stagione). Inoltre, ad alimentare i rumors su un possibile contatto tra l'Inter ed il tecnico bresciano ha contribuito l'incrocio avvenuto nella giornata di ieri a Barcellona tra il ds Piero Ausilio e l'agente Edoardo Crnjar, che cura gli interessi dello stesso De Zerbi.
TUTTO SUL BLITZ DI AUSILIO A BARCELLONA
I NUMERI DI DE ZERBI - De Zerbi, approdato alla guida del Brighton lo scorso 18 settembre e attualmente al settimo posto in classifica di Premier League, ha firmato un contratto col club inglese fino a giugno 2026 e nell'accordo è prevista una clausola rescissoria di 13 milioni di euro per liberarsi in qualsiasi momento e accasarsi altrove. Una possibilità che le società che stanno seguendo con interesse la sua stagione alla guida dei Seagulls sarebbero intenzionate a sfruttare e fra queste c'è anche il Tottenham, che farà concludere la stagione all'ex vice di Antonio Conte Christian Stellini ma che è già al lavoro per trovare una soluzione definitiva a partire da luglio. Il calcio spettacolare e pure efficace di De Zerbi sta facendo breccia pure in Inghilterra ("In questo momento non c'è squadra migliore nel calcio moderno nel portare palla fino all'ultimo quarto di campo", ha detto in conferenza stampa il suo prossimo avversario Pep Guardiola) e la concorrenza di squadre con una disponibilità economica superiore rappresenta oggi il principale ostacolo per l'Inter qualora decidesse di separarsi definitivamente da Inzaghi e puntare su di lui.
GLI OSTACOLI - Un altro aspetto da considerare è poi quello relativo alla volontà del diretto interessato di cambiare di nuovo e di fare ritorno in Italia dopo l'esperienza - interrotta dallo scoppio della guerra nel febbraio 2022 - allo Shakhtar Donetsk e l'ottimo impatto in Premier. A tal proposito, De Zerbi ha risposto in questi termini circa i suoi progetti per il futuro nell'intervista concessa a Sky Sport: "Se è arrivata una chiamata dall'Italia per me? No. L'allenatore è sempre con la valigia in mano, ti possono mandare via da un momento all'altro. Non sai mai se i tuoi piani e quelli delle società possano combaciare. Io però sto benissimo al Brighton, mi sto divertendo; ho un rapporto bellissimo con la squadra. Non parto con l'idea di andare via, il club sta rinnovando i contratti ai giocatori che voglio rimangano. Rimanere qua vorrebbe dire migliorare il mio inglese e la mia conoscenza della Premier. Fretta non ne ho, la scalata di carriera non è un mio obiettivo".
Parole che sanno tanto di chiusura nei confronti dell'Inter e delle eventuali pretendenti dalla Serie A. Almeno sino alla prossima puntata...
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I NUMERI DI DE ZERBI - De Zerbi, approdato alla guida del Brighton lo scorso 18 settembre e attualmente al settimo posto in classifica di Premier League, ha firmato un contratto col club inglese fino a giugno 2026 e nell'accordo è prevista una clausola rescissoria di 13 milioni di euro per liberarsi in qualsiasi momento e accasarsi altrove. Una possibilità che le società che stanno seguendo con interesse la sua stagione alla guida dei Seagulls sarebbero intenzionate a sfruttare e fra queste c'è anche il Tottenham, che farà concludere la stagione all'ex vice di Antonio Conte Christian Stellini ma che è già al lavoro per trovare una soluzione definitiva a partire da luglio. Il calcio spettacolare e pure efficace di De Zerbi sta facendo breccia pure in Inghilterra ("In questo momento non c'è squadra migliore nel calcio moderno nel portare palla fino all'ultimo quarto di campo", ha detto in conferenza stampa il suo prossimo avversario Pep Guardiola) e la concorrenza di squadre con una disponibilità economica superiore rappresenta oggi il principale ostacolo per l'Inter qualora decidesse di separarsi definitivamente da Inzaghi e puntare su di lui.
GLI OSTACOLI - Un altro aspetto da considerare è poi quello relativo alla volontà del diretto interessato di cambiare di nuovo e di fare ritorno in Italia dopo l'esperienza - interrotta dallo scoppio della guerra nel febbraio 2022 - allo Shakhtar Donetsk e l'ottimo impatto in Premier. A tal proposito, De Zerbi ha risposto in questi termini circa i suoi progetti per il futuro nell'intervista concessa a Sky Sport: "Se è arrivata una chiamata dall'Italia per me? No. L'allenatore è sempre con la valigia in mano, ti possono mandare via da un momento all'altro. Non sai mai se i tuoi piani e quelli delle società possano combaciare. Io però sto benissimo al Brighton, mi sto divertendo; ho un rapporto bellissimo con la squadra. Non parto con l'idea di andare via, il club sta rinnovando i contratti ai giocatori che voglio rimangano. Rimanere qua vorrebbe dire migliorare il mio inglese e la mia conoscenza della Premier. Fretta non ne ho, la scalata di carriera non è un mio obiettivo".
Parole che sanno tanto di chiusura nei confronti dell'Inter e delle eventuali pretendenti dalla Serie A. Almeno sino alla prossima puntata...