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Fiorentina: l'Edimilson che non ti aspetti. Pioli lo lancia, ma ora dove lo mette?
Quello che sembrava un tappabuchi è stato smentito nella sua frettolosa definizione. Perché all'esordio in campionato - la prima partita da orfana di Badelj - la Fiorentina si è affidata a lui: Edimilson Fernandes, ventidue anni sulla carta d'identità e un intrigo di origini da far quasi invidia a Januzaj. Corvino lo ha preso al volo, in sede di trattativa per Carlos Sanchez: il West Ham voleva il colombiano, i viola invece speravano di liberarsi del corposo ingaggio da 2,4 milioni di euro lordi. E così, nel frattempo, lo svizzero-porto-capoverdiano è arrivato alla corte di Pioli.
"VAI IN SERIE A" - Lo mandano gli inglesi, lo consiglia il cugino Gelson, vecchio militante della Serie A con le maglie di Udinese e, soprattutto, Chievo, dove l'allenatore era proprio l'attuale viola. "Mi ha detto che sarebbe stato un bene trasferirmi in Italia", ha svelato Edimilson. Gli stessi colloqui con Pioli lo hanno persuaso successivamente: "Ho parlato tanto con il ragazzo per fargli capire qual è la nostra idea di gioco: lui per me è una mezzala ma può giocare davanti alla difesa".
SORPRESA - "Ad Arezzo non mi aveva convinto il centrocampo e ho pensato a lui", ha chiosato l'allenatore. Edimilson, infatti, è stata la mossa che nessuno si aspettava. Tutti attendevano Norgaard davanti alla difesa, invece il danese si è accomodato in panchina e lo ha sostituito al 57'. Ci fosse stata una gara di cambi di campo, l'avrebbe vinta. Geometrie, lanci e prestanza atletica. Molto da affinare, ancora, in attesa di trovare anche un ritmo superiore, nelle giocate e nella velocità. Siamo solo all'inizio.
FORMULA - "Voglio lavorare sodo e concentrarmi al meglio, poi se tutto andrà bene magari potrò rimanere ancora qui", ha spiegato il giocatore. Che punta la convocazione con la Svizzera attraverso le prestazioni a Firenze. A fine anno, i conti: trasferitosi in prestito oneroso - poco meno di un milione - con diritto di riscatto - a circa otto - è l'ago della bilancia di se stesso. Dovrà dimostrare tanto per permettersi di restare.
COLLOCAZIONE - E quando Veretout rientrerà dalla squalifica? Una domanda importante. Il trittico di centrocampo sembra composto: il francese vertice basso, Benassi e Gerson al suo fianco. Edimilson parte dietro, come primo sostituto a lottare con Dabo. I ricambi, nel reparto, sono completi. Tre titolari, tre riserve. Se lo svizzero giocherà come contro il Chievo, però, sarà doloroso lasciarlo fuori.
"VAI IN SERIE A" - Lo mandano gli inglesi, lo consiglia il cugino Gelson, vecchio militante della Serie A con le maglie di Udinese e, soprattutto, Chievo, dove l'allenatore era proprio l'attuale viola. "Mi ha detto che sarebbe stato un bene trasferirmi in Italia", ha svelato Edimilson. Gli stessi colloqui con Pioli lo hanno persuaso successivamente: "Ho parlato tanto con il ragazzo per fargli capire qual è la nostra idea di gioco: lui per me è una mezzala ma può giocare davanti alla difesa".
SORPRESA - "Ad Arezzo non mi aveva convinto il centrocampo e ho pensato a lui", ha chiosato l'allenatore. Edimilson, infatti, è stata la mossa che nessuno si aspettava. Tutti attendevano Norgaard davanti alla difesa, invece il danese si è accomodato in panchina e lo ha sostituito al 57'. Ci fosse stata una gara di cambi di campo, l'avrebbe vinta. Geometrie, lanci e prestanza atletica. Molto da affinare, ancora, in attesa di trovare anche un ritmo superiore, nelle giocate e nella velocità. Siamo solo all'inizio.
FORMULA - "Voglio lavorare sodo e concentrarmi al meglio, poi se tutto andrà bene magari potrò rimanere ancora qui", ha spiegato il giocatore. Che punta la convocazione con la Svizzera attraverso le prestazioni a Firenze. A fine anno, i conti: trasferitosi in prestito oneroso - poco meno di un milione - con diritto di riscatto - a circa otto - è l'ago della bilancia di se stesso. Dovrà dimostrare tanto per permettersi di restare.
COLLOCAZIONE - E quando Veretout rientrerà dalla squalifica? Una domanda importante. Il trittico di centrocampo sembra composto: il francese vertice basso, Benassi e Gerson al suo fianco. Edimilson parte dietro, come primo sostituto a lottare con Dabo. I ricambi, nel reparto, sono completi. Tre titolari, tre riserve. Se lo svizzero giocherà come contro il Chievo, però, sarà doloroso lasciarlo fuori.