L'Arabia chiama ma Pogba punta gli USA: in tournée con la Juve pure senza giocare le amichevoli
FATTORE PAUL - Intanto si avvicina la partenza per gli Stati Uniti, dove la Juve giocherà le prime amichevoli replicando la tournée della passata stagione. Appuntamento fissato per venerdì prossimo, con una rosa priva di tutti i giocatori sul mercato anche se non dovessero essere stati ancora ceduti. E Pogba vuole esserci, anche per provare a chiudere un cerchio maledetto con un sorriso, quello di fatto perso con l'infortunio subito proprio negli Stati Uniti quasi un anno fa. Valutazioni in corso dunque, ogni giorno sarà importante per migliorare la propria condizione e cercare risposte sa un fisico che nelle ultime stagioni lo ha tradito. Valutazioni che alla Continassa si effettuano a 360 gradi, sotto ogni punto di vista. Anche quello commerciale e di immagine. Concreta infatti l'ipotesi che Pogba possa comunque volare negli Stati Uniti pure se non dovesse essere a disposizione per nessuna delle tre partite in programma (Barcellona il 22 luglio, Milan il 27 luglio, Real Madrid il 2 agosto), al seguito del gruppo di Max Allegri dovrà comunque seguire il programma personalizzato e avvicinarsi gradualmente al resto della squadra. Garantendo così la sua presenza a tutti gli eventi in programma che vedono in Pogba ancora l'uomo immagine di punta per la Juve, con la sua maglia numero 10 e il suo status di stella mondiale. Poi le cose possono cambiare in un lampo. Metti che gli sceicchi dovessero convincerlo, puntare gli Stati Uniti e ritrovarsi in Arabia Saudita potrebbe essere questione di un attimo e magari 150 milioni.