Getty Images
L'ammissione choc del ct degli USA Berhalter: 'Ho preso a calci mia moglie'
"Durante la Coppa del Mondo un individuo ha contattato la U.S. Soccer dicendo che aveva informazioni su di me che mi avrebbero "abbattuto". Io e mia moglie Rosalind vogliamo condividere tutto e dire la verità. Questa è una storia che ci appartiene, ma speriamo che ci siano lezioni che possono essere preziose per gli altri".
PRESA A CALCI - "Non ci sono scuse per le mie azioni. Era il 1991 e una sera, mentre eravamo fuori a bere in un bar locale, Rosalind e io abbiamo avuto un'accesa discussione che è continuata fuori. È diventata una questione fisica e l'ho presa a calci nelle gambe. Non ci sono scuse per le mie azioni di quella notte. È stato un momento vergognoso e di cui mi rammarico ancora oggi. All'epoca, mi scusai immediatamente con Rosalind, ma comprensibilmente, non voleva avere nulla a che fare con me".
CONSULENZA - "Anche se le autorità non sono mai state coinvolte in questa faccenda, ho cercato volontariamente consulenza per aiutare a imparare, crescere e migliorare - una delle decisioni più preziose che abbia mai preso. Fino ad oggi, quel tipo di comportamento non si è mai ripetuto. Temevo di aver perso la mia anima gemella e poi di punto in bianco, sette mesi dopo ho ricevuto una chiamata da Rosalind che mi chiedeva se potevamo parlare di persona. Ci siamo incontrati e abbiamo discusso di come eravamo cresciuti e abbiamo deciso di ricostruire il nostro rapporto".