Getty Images
L'abbraccio di Chiellini, il saluto di Buffon: Davide, oltre il tifo
Applausi che si alzano dalla piazza, racconta La Repubblica. Giorgio Chiellini (che poco prima si era fatto abbracciare, sconsolato, dai tifosi viola) e Gigi Buffon salgono i gradini di Santa Croce. “C’è la Juve?” chiede uno in silenzio. “Ci sono anche loro?” . Folla di teste, di schermi, bandiere con il fiocchetto nero. Occhi che si voltano e cercano uno spiraglio per vedere. “C’è la Juve…” dice uno in piedi su una delle panchine di pietra. Applausi. Buffon guarda verso il mare di gente oltre le transenne, alza la mano, fa un cenno come a dire, presente, ci sono.
I COLLEGHI - Sono arrivati da Londra, con un volo privato, erano lì per la Champions. Passano Allegri e Barzagli, è appena entrato in chiesa Bernardeschi e prima quelli della Roma, Totti e De Rossi, Pellegrini, Nainggolan, dopo quelli dell’Inter, Borja Valero, Luciano Spalletti e Xavier Zanetti. Giù gli steccati, via le frontiere. Il dolore è un’appartenenza, più forte di ogni liturgia del tifo. Sembra scontato, ma non è sempre stato così. Vale adesso e qui dove non c’è nemico o rivalità, le cose fuori dal perimetro di questa piazza si accartocciano e si rimpiccioliscono, diventano niente.