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    Kenedy e i suoi 'fratelli', ecco perchè Mourinho ha deciso di tenerlo

    Kenedy e i suoi 'fratelli', ecco perchè Mourinho ha deciso di tenerlo

    Robert Kenedy Nunes do Nascimento, meglio noto come Kenedy, e chiamato così proprio in onore del senatore assassinato Robert Kennedy, è uno dei tanti prodotti del calcio brasiliano approdati a Londra, sponda Chelsea. L'ultimo degli arrivati in ordine di tempo (10 milioni di euro sborsati al Fluminense per averlo) il classe '96 si è messo in mostra nonostante il risicato minutaggio concessogli dall'allenatore Josè Mourinho. Partito titolare nella partita di ieri sera contro il Walsall, squadra di Football League One, e valevole per il terzo turno di Coppa di Lega inglese, ha messo a segno la rete dell'1-3, ipotecando la partita per i Blues. Paragonato in patria ad Hulk, l'attaccante mancino ama partire dalla destra e accentrarsi per liberare il suo sinistro. Abile nel dribbling e dotato di una buona velocità, viene notato dai londinesi nell'inverno del 2015, quando assieme alla nazionale brasiliana Under 20 disputò un notevole Campionato sudamericano Under 20, catturando le attenzioni delle principali squadre italiane e non. Suo compagno di squadra anche Gerson, recentemente acquistato dalla Roma.

    IN GIRO PER L'EUROPA - L'attaccante ex-Fluminense è l'unico che per il momento non è stato girato in prestito come è di consueto fare dalla squadra di Roman Abramovich coi giovanissimi. Il coetaneo Nathan, arrivato anch'egli quest'estate dall'Atletico Paranense, continua la tradizione dei brasiliani in prestito al Vitesse, squadra della Eredivisie, che ha visto militare tra le proprie fila anche Wallace (ex-Inter, ora al Carpi) e Lucas Piazon (attualmente al Reading) oltre che una serie di talenti sempre di proprietà del Chelsea. Una politica che, spesso e volentieri, si rivela dannosa per i giocatori, che di fatto non hanno modo di esordire con i Blues e che quindi iniziano un viaggio europeo fatto di prestiti, rinnovati di anno in anno. L'esempio per eccellenza è il sopracitato Piazon, al Chelsea dal 2012 ma con una sola misera presenza in carriera. Il classe '94 ha cambiato negli ultimi 3 anni quattro squadre, non riuscendo a convincere del tutto la dirigenza della squadra inglese a riportarlo al "campo base". 

    CON LA PRIMA SQUADRA - Quinto tra le gerarchie degli attaccanti in forza al Chelsea, dietro a mostri sacri come Diego Costa e Radamel Falcao, il brasiliano ha tuttavia già esordito in Premier League, giocando nelle sconfitte patite dai Blues contro Crystal Palace ed Everton. La conferma avuta per il match di Coppa di Lega è la speranza per il giovane di continuare a giocare con regolarità e magari, ritagliarsi uno spazio importante nella squadra di Josè Mourinho, avendo il contratto in scadenza nel 2020, ed evitando la stessa sorte dei suoi connazionali, diventando così un talento incompiuto.

    Andrea Triunfo

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