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Kean, parla il fratello: 'La Juve sbagliò a cederlo, ma all'estero è cresciuto'
L'ADDIO ALLA JUVE - "Secondo me gli è servito tantissimo andare all'estero, è maturato a livello umano e calcistico. Trasferirsi così giovane all'estero da solo non è mai facile. Lui ad ambientarsi con le persone non ha problemi, forse è stato più difficile cambiare stile di vita, cultura, crescere in fretta sotto certi aspetti. Secondo me gli è servito. Che consigli gli abbiamo dato? Solo di mantenere l'umiltà che ha, di non montarsi la testa e di impegnarsi. La Juventus è stata una seconda casa per lui, lo ha cresciuto e lo ha formato. È diventato quello che è anche grazie alla Juve. In parte non concordo nemmeno io con la decisione di cedere mio fratello, ma alla fine gli è servito".