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    Karamoh: 'Siamo fortissimi, l'Inter mi ha colpito. Vorrei essere come il pugile Mayweather. Ecco perché esulto così'

    Karamoh: 'Siamo fortissimi, l'Inter mi ha colpito. Vorrei essere come il pugile Mayweather. Ecco perché esulto così'

    Yann Karamoh ospite della puntata di 'Drive Inter' su InterTV ha parlato della sua avventura in nerazzurro svelando qualche retroscena.

    L'ITALIANO - "Non mi piace parlare molto di me. La lingua italiana? Molto difficile, con i compagni un po' lo parlo. Ho un professore d'italiano con il quale studio dopo gli allenamenti. Spalletti parla lentamente, quindi lo capisco. Quando non riesco c'è un assistente che traduce per me".

    RITI PREPARTITA - "Ascolto musica e a volte mi piace isolarmi. Inoltre, scrivo ai miei amici che mi augurano il meglio per il match. Il gol al Bologna? Ne parlano tanto, sa in Francia che in Italia. Ancora non ho ben capito quello che ho fatto, comunque so usare anche il sinistro. Ho sentito tanti complimenti dopo la rete, ha fatto molto felice anche la mia famiglia".


    L'INTER - "Mi hanno stupito il modo di gestire il club e i suoi tifosi. Siamo una squadra fortissima, con grande mentalità. Ringrazio i miei compagni che mi permettono di esprimere le mie qualità. Sono migliorato molto da quando sono qui, sebbene non giochi moltissimo".

    GLI HOBBY E LA MODA - "Mi piace molto la playstation, ma provo un po' di tutto. Non mi piace stare fermo. Seguo molto la moda, compro giacche, t-shirt jeans... nulla di particolare. Se potessi essere qualcun altro sceglierei Mayweather. I film mi piacciono molto, non le serie-tv. Dovessi scegliere un attore opterei per Omar Sy".

    I SOCIAL - "Utilizzo solo Instagram, per il resto non li uso".

    L'ESULTANZA - "La mano sul viso? Non ha un significato particolare, è un gesto che uso in famiglia. Rigori? Ne ho calciati tanti, sono più quelli segnati che quelli sbagliati".

    IL VIAGGIO - "Vorrei viaggiare con mio nonno che non c'è più per mostrargli dove sono arrivato. Dovevo andare a trovarlo due settimane prima che morisse...".


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