Kakà: 'Vorrei restare al Milan ma...'
Kakà ha prestato il suo Pallone d'Oro al museo Mondo Milan, davanti alla nuova sede del club rossonero in via Aldo Rossi. Il brasiliano ha dichiarato a Milan Channel: "Le questioni di calciomercato mi fanno molto male. Credo sia nella cultura italiana parlare del futuro, ma questo crea un'ansia a tutti e anche a noi. Non basta dire: 'Io rimango'. Da quando ero qua e sono andato a Madrid si sono sempre diffuse voci di mercato su di me, mi hanno 'venduto' tante volte e questo genera solo ansia. L'unica voce vera era quella nel gennaio 2013, quando poi è stato preso Mario Balotelli. Si erano parlati Adriano Galliani e Florentino Perez, ma poi sono sorti i problemi fiscali che mi hanno impedito di tornare allora al Milan".
LEONARDO - "Ho sempre avuto il sogno di giocare in una grande squadra in Europa, uscire dal San Paolo e venire diretto a giocare qui è stato fantastico. Mi chiamò Leonardo e mi disse che il Milan era interesato a me. Finisco la stagione nel San Paolo, il Milan vince la Champions e così Leo mi chiama ancora e mi dice che era difficile per me andare al Milan. Dopo vado in Nazionale e tornano queste voci. Io a questo punto parlo ancora con Leonardo e anche con Braida. Mi dicono che mi prendono, ma sarei dovuto andare in prestito a Parigi perché c'erano già Rui Costa e Rivaldo. Il Milan poi ha cambiato idea e ha deciso di tenermi e farmi crescere. Ariedo Braida è stato uno dei più importanti nel farmi arrivare al Milan".
RIPARTIRE DALLA STORIA - "Bisogna ripartire dalla storia del Milan e dai valori, penso sia giusto ripartire da lì. Penso di poter dare il meglio e rendere al 100% nel ruolo di trequartista. I migliori anni della mia carriera li ho fatti qui. Non mi sono mai pentito di essere tornato. Avevo fatto una scommessa con me stesso di andare al Mondiale, non è successo ma non sono triste perché ho fatto tutto per andarci. Non è arrivata la convocazione ma sono arrivate tante altre cose: a parte l'infortunio di Torino quest'anno ho giocato tanto, a Madrid non giocavo mai tre o quattro partite di fila, ho ritrovato la gioia di giocare. Il gol di Manchester è quello che preferisco, un gol importante che mi dà sempre grandi emozioni rivederlo. In quella occasione abbiamo giocato una partita bellissima, la squadra ha fatto una grande prestazione. Dovevamo battere il Bayern Monaco là, abbiamo vinto 2-0, dovevamo vincere con il Manchester in casa e abbiamo vinto. E' stato un anno molto bello".
ANCELOTTI - "Rui Costa si è sempre comportato bene e in modo sincero con me. E' uno di quelli che mi ha aiutato di più, mi dava tanti consigli e da lui ho imparato tanto. Mercoledì ho pensato tanto a lui e ai brasiliani che giocano nel Benfica e che hanno perso la finale di Europa League. Tifo per il Real Madrid nella finale di Champions League perché ho giocato lì e perché mister Ancelotti se la merita questa coppa".
BALOTELLI - "Credo che Mario Balotelli stia maturando moltissimo e questo è importante per lui e per la squadra. In questo periodo lo vedo molto concentrato, questo lo aiuterà moltissimo. Per le scarpe a Mario gli abbiamo detto di tutto, vediamo se avrà il coraggio di giocare con quelle scarpe. Se poi segna naturalmente andranno bene".
EL SHAARAWY - "Mi farebbe molto piacere vedere El Shaarawy in porta con mio assist. Avere una stagione come la sua è davvero difficile. Adesso lo vedo bene e spero che faccia presto un gol. Non abbiamo perso l'opportunità di andare in Europa a Bergamo. Rimane l'amarezza della partita persa, ma è soprattutto nel girone di andata che abbiamo sbagliato".
MASTOUR - "Hachim Mastour lo sento vicino, tecnicamente è molto forte. Dobbiamo avere un po' di pazienza, farlo inserire, ha un gran talento, ha qualcosa di diverso. Penso sia importante avere un riferimento e sono contento di essere un riferimento per i giovani, anch'io da giovane ne avevo. Spero di trasmettere loro la mia esperienza. Quando sono arrivato qui c'erano tanti campioni ed allenarmi con gente come Maldini, Costacurta, Sheva, Seedorf è stato importante era come se mi obbligassero ad avere l'atteggiamento giusto per restare al Milan. E' quello che io voglio trasmettere ai giovani: le stesse cose che ho imparato io, non solo con le parole ma anche con gli atteggiamenti. Voglio trasmettere la determinazione. Devono capire cosa significa indossare la maglia del Milan".