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    Juventus, Yildiz: "La 10 pesa, capita di non essere al top pure a Messi e Ronaldo. Sogno un gol all'Inter come Del Piero"

    Juventus, Yildiz: "La 10 pesa, capita di non essere al top pure a Messi e Ronaldo. Sogno un gol all'Inter come Del Piero"

    • Redazione CM
    Kenan Yildiz si racconta alla vigilia di Inter-Juventus. Il numero 10 turco dei bianconeri ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Sono felice. Ho fiducia in me stesso e cerco di rimanere tranquillo, solo così posso crescere, segnare e fare assist per la Juve. Anche a Messi e Ronaldo è capitato di non essere al top". 

    "L'esordio in Serie A e in nazionale, la maglia numero 10 e il primo gol in Champions League tutto nell'ultimo anno? Vivere tutte queste cose in così poco tempo è stato molto emozionante. Ho lavorato duro fin da bambino e quando vedi che le cose funzionano ti senti soddisfatto, però ho solo 15 anni di carriera e spero di raggiungere ancora tanti traguardi. A 6 anni ho deciso che sarei diventato un calciatore, sentivo di averne le potenzialità. Sono determinato". 

    "Del Piero vorrei sfidarlo a golf o sulle punizioni? Meglio a calcio, mi sento più pronto. A golf sono ancora un principiante, magari più avanti... Per me è sempre stato una leggenda, quando ho segnato a Frosinone ho ricevuto in regalo il suo asciugamano e da lì è nato un bel rapporto. Sono felice di poter parlare con lui, mi dà consigli e mi aiuta a crescere". 

    "L'esultanza con la linguaccia di Ale è nata a San Siro? Non lo sapevo, allora cercherò di replicarla domenica. Per un gol all'Inter sarei disposto a tagliarmi i capelli come con Allegri? Per me quell’episodio ha avuto un valore molto positivo. Ora non credo sia necessario tagliarli, ma nel caso ci penserei. Io e la mia famiglia siamo stati molto felici di aver avuto la maglia numero 10. Per me è un traguardo, ma sono consapevole che è un numero pesante. Spero di essere all'altezza e di divertirmi". 

    "Ho lasciato il Bayern Monaco perché la Juventus mi offriva migliori opportunità, il progetto era convincente e mi sono trovato bene fin dal primo momento. Meglio trequartista o esterno come ruolo? Nelle giovanili ho sempre giocato a centrocampo, alla Juventus mi hanno spostato sulla fascia. Gioco dove c'è bisogno di me". 

    "Io e la squadra siamo un po' in calo? Nel calcio capitano questi momenti, noi lavoriamo duramente per uscire da questo periodo e io faccio del mio meglio per fare gol e offrire di più alla squadra. Dobbiamo essere perseveranti per tornare a fare buone prestazioni. Mi pesa non essermi ancora sbloccato in campionato? Il calcio non è fatto solo di gol. Se si segna meglio, ma io mi concentro più sul gioco e su ciò che mi chiede il mister. Dobbiamo restare positivi nonostante le difficoltà e continuando a lavorare duramente. Non c’è tempo per rimuginare, bisogna guardare al futuro". 

    "Thiago Motta? Un nuovo allenatore porta sempre una boccata di aria fresca, io però avevo un buon rapporto anche con Allegri. Motta è positivo e ci aiuta a migliorarci, è una persona di cuore che vuole sempre vincere, come me. Abbiamo un rapporto scherzoso, quando mi vede mi dà sempre una pacca sulla spalla".

    "Lo Scudetto? L'Inter è una buona squadra e batterla ci darebbe tanta energia positiva. Noi siamo la Juventus, siamo forti e andiamo a San Siro per vincere. Il campionato è lungo, ci sono tante partite e noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile, poi si vedrà".

    "Io e Vlahovic sogniamo di emulare la coppia Del Piero-Trezeguet? Io e Dusan siamo amici e ci intendiamo molto bene. Certo, sarebbe bello fare come loro. Mi piacerebbe diventare una bandiera della Juventus come Del Piero? Spero di avere una grandissima carriera qui, ma il futuro non si può prevedere. Sono consapevole di quanto il club creda in me e lo apprezzo molto, per questo cerco di dare il massimo". 

    "Calhanoglu è stato molto importante per me, mi ha aiutato molto a inizio carriera. Mi spiace non poterlo sfidare, ma la sua assenza è una buona notizia per noi. Ci sentiamo spesso. Il mio cagnolino è un chihuahua di razza spagnola, l'ho chiamato Ramos in onore di Sergio, un grandissimo difensore". 

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    Nicholas Oppo
    Nicholas Oppo

    Leggere di messi,Ronaldo e Yildiz nella stessa frase fa sanguinare gli occhi

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