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La Juventus Women batte la Roma e allunga: è festa bianconera davanti ai 33mila dello Stadium
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Dallo Stadium emerge la consapevolezza che la Juventus Women ora è una squadra cinica, che prova a sfruttare ogni occasione concessa. Una Vecchia Signora che davanti agli oltre 33 mila spettatori li manda in delirio. La prima a scatenare un boato è Lindsey Thomas con uno slalom con cui salta due giocatrici giallorosse dopo pochi minuti dall'inizio della gara. Nel primo tempo però è la squadra di Max Canzi a dominare, addirittura all'intervallo tra i tifosi qualcuno sussurra: "Questo è Canzi-ball" riferendosi proprio al bel gioco mostrato.
Le bianconere oggi sono una squadra consapevole, delle proprie abilità e potenzialità. Sono una squadra che diverte, crea, ha le idee chiare quando ha il pallone tra i piedi. La parola d'ordine è sacrificio, per citarne uno: quello di Chiara Beccari in contenimento su una certa Saki Kumagai per tutto il primo tempo.
È la partita del coraggio: quello di Eva Schatzer in marcatura su Manuela Giugliano, senza paura. È il primo goal allo Stadium di Barbara Bonansea, ma anche il primo di Sofia Cantore che sta sempre più diventando padrona del reparto avanzato bianconero. La Roma si lamenta al triplice fischio per le scelte arbitrali ma la sensazione che emerge dallo Stadium è che la Juventus Women abbia costruito maggiormente, che si sia dimostrata solida, in particolare dal punto di vista difensivo. Guardando i dati sono quattro i tiri in porta della Juventus e tre quelli della Roma. Nel primo tempo la Juventus ha chiuso con il doppio vantaggio firmato Cantore e Bonansea. Nella ripresa, anzi, nel pieno recupero, ha accorciato le distanze Benedetta Glionna, ex di giornata. I tre punti però al triplice fischio sono della Juventus e sono tre punti che pesano come macigni.