Calciomercato.com

  • Redazione Calciomercato
    Juventus al terzo 0-0 di fila, Vlahovic senza gol e senza gloria: se non è un caso, è un casino

    Juventus al terzo 0-0 di fila, Vlahovic senza gol e senza gloria: se non è un caso, è un casino

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Terzo 0-0 consecutivo per la Juve, e ancora con il portiere avversario quasi in vacanza. Nell’occasione, erano addirittura due: prima Meret (infortunato), poi Caprile. Ma più del risultato, il caso del giorno riguarda Vlahovic, senza gol e senza gloria, anzi con l’ingloriosa sostituzione nell’intervallo. Di buono, per Thiago Motta, c’è ancora la porta inviolata. Certo. E va detto. Sottolineato. Anche perché già a Bologna era quello il segreto del suo gioco: la grande attenzione difensiva.

    Spicciolata di pagelle sui singoli. Benissimo Bremer. Molto bene anche Kalulu, che sembra davvero un regalo dal Milan (qualcuno ha capito perché il prestito?). Cambiaso che giocherella a fare il regista è carino da vedere, anche perché il giocatore c’è ed è di rara intelligenza. Ma confina Koopmeiners sulla fascia sinistra: troppo periferico per le sue caratteristiche. Yildiz non ripete la notte di gloria in Champions, Nico Gonzalez nemmeno. Vlahovic invece sì: è nel tunnel. Ne uscirà, prima o poi?

    Napoli pratico, cinico. Essenziale. La mano di Conte è perfino più evidente con gli eroi dello scudetto che con i nuovi, che pure fanno la loro figura. Altroché. Buongiorno saluta senza inchini gli attacchi bianconeri. Invece Lukaku ciondola troppo, come spesso gli accade contro la Juve e in generale contro le grandi. Però l’illuminazione è tutta nella scia delle giocate di McTominay, sontuoso tuttocampista.

    Questo il quadro tattico complessivo. Poi ci sono i dettagli. Tipo il passaggio indietro di Olivera a Caprile, non fischiato dall’arbitro. Oppure la grande occasione sprecata da Politano, tiro altissimo quando sarebbe stato opportuno piazzarla rasoterra. E poco altro, perché di fatto non si ricordano parate significative dei portieri.

    Così si torna all’inizio, anzi all’intervallo: Thiago Motta manda sotto la doccia Vlahovic, per scelta tecnica. Se non è un caso, accettate almeno il diminutivo con tutto quel che significa: è un casino.

    Altre Notizie