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  • Juventus, un errore pensare di vendere Yildiz: i casi Fagioli e Huijsen non insegnano nulla?

    Juventus, un errore pensare di vendere Yildiz: i casi Fagioli e Huijsen non insegnano nulla?

    • Gianluca Minchiotti
    Il vertice convocato da John Elkann per domani, per analizzare il momento di crisi della Juventus insieme all’amministratore delegato Maurizio Scanavino avrà fra i vari argomenti di discussione anche le strategie per il prossimo mercato dei bianconeri.  Il vertice avrà come argomento principale la situazione di GEDI Gruppo Editoriale, di cui Scanavino è presidente, ma a margine si parlerà anche della Juventus. Innanzi tutto, il patron di Exor e azionista di maggioranza della Juventus dovrebbe chiedere conto del momento di crisi della squadra e vorrà capire come la dirigenza intenda gestire il finale di stagione, nel quale i bianconeri saranno obbligati a non fallire l'obiettivo minimo stagionale del quarto posto, che equivale alla qualificazione alla prossima Champions League. Quindi verrà valutata anche la posizione di Motta, in discussione per le modalità di gestione di squadra, spogliatoio e cambi durante la stagione, e per le pesanti sconfitte dell'ultimo mese (PSV, Empoli, Atalanta e Fiorentina). 

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    CHAMPIONS O DISASTRO - Il mancato raggiungimento del quarto posto per le casse della Juventus sarebbe disastroso, perché oltre ai mancati introiti dei ricchi premi Uefa per la partecipazione alla Champions League, un anno senza l'Europa che conta complicherebbe enormemente anche il mercato della Vecchia Signora, già condizionato dagli importi che il club dovrà versare per acquistare a titolo definitivo i giocatori attualmente in prestito con diritto o obbligo di riscatto (e si parla di circa 80 milioni di euro), oltre che dal budget da mettere in conto per trattative da imbastire quasi da zero (e il profilo di Kolo Muani potrebbe essere fra questi). 

    MERCATO IN USCITA: C'E' YILDIZ? - In una situazione di questo tipo, è probabile che si parli anche di eventuali cessioni eccellenti, già all'ordine del giorno a gennaio (leggasi: Cambiaso-Manchester City) pur in una situazione che, allora, non faceva presagire un finale di stagione così complicato. Durante la prossima estate, sia che la Juventus si qualifichi alla Champions League, sia che fallisca l'obiettivo, qualche nome eccellente potrebbe essere sacrificato. Fra questi, c'è anche Kenan Yildiz, numero 10 e stella emergente (e ultimamente 'panchinata') della Juventus. Dice Gianluca Di Marzio, nell'intervento odierno a Sky Sport: "Non mi stupirei se Yildiz fosse il sacrificato l'estate prossima, a prescindere dalla qualificazione in Champions, perché comunque è il più richiesto ed è un giocatore che in Premier League ha tanti estimatori importanti, tra cui il Manchester United e comunque dipende anche da chi sarà l'allenatore della Juventus l'anno prossimo, però è chiaro che il suo sacrificio potrebbe permettere alla Juventus di fare degli investimenti perché la Juve ha dimostrato l'estate scorsa, poi che non abbiano funzionato questi acquisti è un altro discorso, ma le cessioni e chi è andato via hanno permesso alla Juventus di reinvestire la somma e di mettere altri fondi per continuare a migliorare la squadra".

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    CHE ERRORE VENDERE KENAN! - Se dal punto di vista meramente economico una cessione di Yildiz (così come di Cambiaso) potrebbe avere un senso, dal punto di vista tecnico e ambientale sarebbe invece difficilmente comprensibile. E ci sarebbe da chiedersi, in quel caso, cosa la Juventus non avrebbe imparato dagli errori delle ultime campagne acquisti, durante le quali ha ceduto giocatori giovani e destinati, nei sogni dei tifosi, a restare a lungo in bianconero, giocatori che, appena ceduti, hanno immediatamente iniziato a fare bene nelle loro nuove squadre. E pensiamo ad esempio a Kean e Fagioli alla Fiorentina, o a Huijsen al Bournemouth. Se non guardasse solo all'aspetto finanziario, la Juventus dovrebbe guardarsi bene dal cedere un giocatore come Yildiz, solo un anno dopo avergli assegnato la maglia numero 10. A 20 anni ancora da compiere, Yildiz è un giocatore sul quale investire a occhi chiusi, a prescindere da come venga utilizzato dall'attuale allenatore. Tenere Yildiz vorrebbe dire non dover ripartire da zero con un nuovo profilo, vorrebbe dire non vederlo esplodere con un'altra maglia. E infine, tornando all'aspetto economico, vorrebbe anche dire guadagnarci di più, da una eventuale cessione, fra qualche anno.  

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