AFP/Getty Images
Juve, Llorente a giugno sul mercato
MOTIVI DI UNA CRISI - Cos'è successo all'attaccante navarro? I motivi principali sono da ricondursi ad una ragione tattica: sotto la gestione Allegri i cross non vanno di moda. Il Re Leone si ritrova regolarmente a dover difendere palla spalle alla porta, limitando al minimo - al contrario dell'anno scorso - i duetti con Carlos Tevez. Sembra onestamente difficile che il trend in questa stagione possa cambiare: Llorente è utile - il mister ricorda sempre - fa un grande lavoro per la squadra. Sì, tutto vero. Ma è difficile non pretendere qualche rete in più da un attaccante puro.
LA CONCORRENZA - Alvaro Morata sta guadagnando spazio e fiducia nelle gerarchie allegriane. Il giovane madrileno è più mobile di Llorente, va in profondità, è dotato di una tecnica certamente superiore. Anche l'intesa con Tevez sta crescendo: proprio quello in cui Llorente era maestro. In più adesso è arrivato Alessandro Matri, un pupillo di Allegri che già conosce bene l'ambiente juventino. Se la vorrà giocare anche lui per un posto da titolare, aumentando la concorrenza in attacco: a rimetterci potrebbe essere proprio Llorente.
CESSIONE IN VISTA - A gennaio la società ha deciso di non fare rivoluzioni: fuori Giovinco, dentro Matri. Stop. Ma a giugno il trend potrebbe cambiare: Morata potrebbe essere titolare a pieno regime, in più arriverà certamente Simone Zaza. La Juventus ha un diritto di ricompra col Sassuolo per 15 milioni di euro, una cifra importante. Si punterà forte su Zaza, giovane e italiano: proprio la linea che intende seguire la società. E allora Fernando Llorente, 4 milioni circa di ingaggio annuo, potrebbe essere sacrificato. Era stato preso a 0 dall'Athletic Bilbao, genererebbe una congrua plusvalenza. Lui a Torino si trova molto bene, ma cambiare aria potrebbe non sembrargli più un'utopia. Juve e Llorente, presente insieme. Futuro, chissà.