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Juventus, Scanavino: "Saremo ancora il club italiano col budget più alto da investire, nessuna strategia al ribasso"
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COSTO DELLA ROSA IN CALO - "Venivamo da una situazione particolare in cui la somma delle voci stipendi e ammortamenti era particolarmente elevata. In prospettiva, pur avendo ridotto e facendo ancora un po' di fine tuning, la Juventus dovrebbe rimanere la squadra con il budget più alto da investire nella parte sportiva. Questo a garanzia di una grande competitività, poi ovviamente bisogna fare le scelte giuste, il mercato giusto e avere anche un po' di fortuna. Le basi però sono queste, perché non sarebbe giusto immaginare una strategia solamente al ribasso e che fa perdere competitività per i massimi obiettivi".
CONCORRENZA ESTERA - "Questo fenomeno di sproporzione della possibilità di investire sui calciatori ha creato un'inflazione degli stipendi e dei cartellini dei giocatori anche al di fuori delle stesse squadre interessante a un certo tipo di livello. Oltre un certo limite credo non sia sano andare, per noi ma non solo. È vero, un campione può fare la differenza, ma il calcio è un gioco di squadra e ci sono tanti altri elementi da tenere in considerazione. Con la parte sportiva rappresentata da Giuntoli e Thiago Motta stiamo lavorando molto nell'avere dei giocatori forti che possano far parte di una squadra e che possano fare la differenza colmando il livello verso certi club, che sì hanno una raccolta di campioni ma spesso risultano difficili da tenere insieme".
SALARY CAP - "Sicuramente trovare una quadra su questa situazione sarebbe virtuosissimo per tutte le squadre. Aumenterebbe la competitività anche per squadre oggi non così ricche".
STADIO - "Io ho trovato una situazione molto positiva dal punto di vista di infrastrutture, asset, brand e merchandising. Da queste basi stiamo proseguendo, abbiamo fatto secondo me un ottimo lavoro sullo stadio: l'anno scorso infatti è stato registrato il record storico di incassi al netto delle competizioni europee e quest'anno probabilmente riusciremo a fare il record storico comprendendo le competizioni europee. Lo stadio per noi è un asset straordinario, con un livello di hospitality fantastico e per il futuro abbiamo qualche ulteriore idea sempre in ottica di migliorare l'esperienza e di conseguenza i ricavi".
MONDIALE PER CLUB - "Riteniamo sia un'opportunità molto positiva per il club e per i giocatori per fare esperienza ed avere una vetrina mondiale. L'opportunità deriva dalla visibilità che la Juventus può avere in tutto il mondo, pensiamo che già questa prima edizione possa avere un bel significato portandosi dietro, speriamo, un monte ricavi positivo: su questo punto siamo in trattativa ferrea con la Fifa insieme alle altre squadre dell'ECA però ormai dovremmo essere agli sgoccioli".
SPONSOR - "Innanzitutto abbiamo diverse trattative in corso a uno stato piuttosto avanzato, quindi immaginiamo che entro la fine della stagione avremo uno sponsor di maglia commerciale. Partecipare a una competizione come il Mondiale per Club è comunque un elemento in più, non solo per questa stagione ma ripetendosi ogni quattro anni anche in prospettiva, essendo i contratti con gli sponsor di durata pluriennale e noi abbiamo interesse a trovare un partner di lungo periodo altrimenti, avessimo fatto una scelta più tattica, ora avremmo già uno sponsor sulla maglia. Nell'attesa di trovare il main sponsor abbiamo deciso di fare un'operazione benefica, per dare visibilità a un'organizzazione molto importante in cui ci impegniamo molto: noi siamo molto soddisfatti e anche Save the Children lo è".
SECONDA SQUADRA - "La valutazione che abbiamo fatto (e che era stata fatta anche in passato) è che i giovani talenti abbiano bisogno di tempo e di un contesto adeguato per esprimersi. Normalmente le prestazioni dei giovani non sono sempre in continuità, quindi anche un giocatore molto forte può trovarsi a non performare nel modo giusto e di conseguenza a perdere delle opportunità di crescita. Questi sono i rischi nel mandare un giovane in prestito, è la nostra linea. Invece la Next Gen che abbiamo creato, competendo in Serie C, riteniamo che dia esattamente quel contesto di competitività e di possibilità di crescere ai calciatori all’interno della famiglia, dove si possono valutare le prestazioni nel tempo senza un’esigenza di breve periodo. Dal punto di vista economico l’investimento c’è ed è costoso, il trade off rispetto all’acquisto dei giovani sul mercato va visto nel lungo periodo ma nell’insieme noi crediamo che sia la cosa più giusta da fare".
SQUADRA FEMMINILE - "Noi continueremo a investire. È un movimento che esiste da diversi anni ma che forse è ancora agli albori dal punto di vista commerciale. Quello che manca in Italia ma anche in altri Paesi è un apprezzamento, uno sviluppo della parte commerciale che quindi permetterebbe di portare risorse e migliorare ancora di più questo movimento. La nostra squadra sta andando molto bene e siamo soddisfatti".
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Dai che con altri 200 mln sul mercato Motta dovrebbe avere gli uomini giusti per il suo gioco fut...