Juventus, quando torna Milik? I piani di Thiago Motta e la scelta di Giuntoli sul futuro

Gabriele Stragapede
05 set 2024
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La Juventus di Thiago Motta è partita con il piede sull’acceleratore: 7 punti in 3 partite, vetta del campionato insieme a Inter, Torino e Udinese, un attacco che sta fornendo le sue risposte, dei meccanismi (anche grazie ai nuovi innesti regalatagli da Cristiano Giuntoli) che stanno continuando a ben olearsi e una difesa ferrea che, sino a ora, non ha conosciuto la frase ‘rete subita’. Sono tanti gli aspetti positivi che si possono sottolineare del nuovo corso bianconero, ma c’è un fattore che va al di là di ogni qualsivoglia valutazione tecnico-tattica: la forza del gruppo. Un gruppo che appare coeso, unito e pronto a marciare verso un obiettivo comune. C’è un particolare della sfida contro la Roma che non è (e non deve passare inosservato): la presenza di Arkadiusz Milik. Seppur ancora indisponibile, all’Allianz Stadium c’era anche il polacco a godersi (dalla tribuna, in questo caso) la prestazione dei propri compagni di squadra, in attesa di poter essere uno dei protagonisti a disposizione di Thiago Motta.

QUANDO TORNA – Ed è da qui che ripartiamo: quando potrà essere eleggibile per dare il proprio contributo sul rettangolo verde di gioco? Facciamo un breve recap. Lo scorso 7 giugno, durante Polonia-Ucraina – amichevole di avvicinamento agli Europei che si sarebbero disputati in Germania da lì a qualche giorno -, l’attaccante ex Napoli si scontra con Malinovskyi e subisce un duro infortunio. Una problematica che gli esami strumentali riveleranno essere al menisco mediale del ginocchio sinistro. Ne segue un’operazione, eseguita con successo al J Medical, e una riabilitazione che sta proseguendo sin da quel momento. Questa sosta per le Nazionali cade a pennello in realtà, visto che Milik avrà ulteriore tempo a disposizione per concentrarsi sulla propria fase di recupero e puntare a tornare nella lista dei convocati dell’allenatore italo-brasiliano per la sfida contro il Napoli del prossimo 21 settembre. Una gara simbolica (dato il suo passato in terra partenopea) che può rappresentare un momento di svolta in questa sua avventura in quel del capoluogo piemontese.

I PIANI DI MOTTA – Il match contro il Napoli, dunque, è il target cerchiato in rosso da Milik, pronto a tornare a essere una cartuccia a disposizione dell’arsenale di Thiago Motta. Un ex tecnico del Bologna che ha già previsto quale sarà il ruolo del polacco da qui in avanti. D’altronde, gli indizi sono stati forniti ampiamente durante queste prime tre uscite ufficiali: la Juventus è stata strutturata per giocare con un solo centravanti e, per quel ruolo, il nome di Dusan Vlahovic è e rimane in primissima fila per la titolarità. Tuttavia, appena dopo il serbo, in lista c’è Milik. Il numero 14 bianconero conosce la sua posizione gerarchica all’interno della rosa della Vecchia Signora, ma è a conoscenza che i numerosi impegni (tra Serie A e Champions League, in questo primo scorcio di stagione) che la Juve avrà di fronte, potrà dargli la possibilità di giocarsi le sue carte e, chissà, centrare per la prima volta la doppia cifra in maglia bianconera.

FUTURO – Tutti fattori che potranno aiutare a Milik a giocarsi le sue chance di permanenza nella prossima stagione. In estate, il suo infortunio ha leggermente modificato gli iniziali piani di Cristiano Giuntoli, che prevedevano anche l’acquisto di un vice Vlahovic. Così non è stato: vuoi per puntellare altri reparti, vuoi per risorse destinate ad altri colpi sul mercato, vuoi che per permettere a Milik un perfetto reintegro fisico, nulla di tutto ciò è accaduto. Al polacco, dunque, sarà data l’occasione di incidere sulle sfide che attendono la Juventus e di permeare il suo futuro da adesso in avanti. Il contratto è in scadenza in data 30 giugno 2026 ed è chiaro come, in caso di annata non positiva, Giuntoli andrà alla ricerca di una nuova punta da affiancare a Vlahovic e le strade tra la Juventus e Milik si separerebbero, ma tutto dipende dal classe ‘94. Prima il ritorno in gruppo, poi la missione principale: convincere Motta e Giuntoli a continuare a puntare ancora su di lui.

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