Nominato 4 giorni fa vicepresidente della Juventus, Pavel Nedved spiazza tutti. Il ceco, ex centrocampista bianconero, ha rilasciato una lunga intervista a Forbes nella quale sottolinea la sua felicità per il nuovo ruolo, ma allo stesso tempo getta ombre sulla sua permanenza: "Tutto intorno a me nella Juve si sta muovendo molto velocemente. E' buffo perché avevo espresso il desiderio qualche tempo fa di vivere più lentamente la mia vita. Ma sembra proprio che non riesca a esaudirlo. La verità però è che continuo a essere felice ogni giorno nella Juve. Sono contento che sopra di me ci sia solo il presidente così ho la possibilità di perfezionare un po' di più il mio ruolo. Per essere onesto non sono del tutto convinto di rimanere qui. Il calcio è molto stressante e faticoso e credo che mia moglie non sia dell’idea di restare. Detto ciò, lasceremo che sia il destino a decidere". IL CALCIO E' UNA DROGA - Nedved, poi, si sofferma sul suo amore per il calcio: "E' sempre nella mia testa. Mia moglie non gradisce, ma cosa ci posso fare? Il calcio è la mia vita, è come una 'droga'. Comunque adesso riesco a passare più tempo con la mia famiglia e riusciamo a farci una gita di qualche giorno. Mi godo ogni momento con la mia famiglia. Tifosi? Senza i tifosi il calcio non significherebbe nulla. E' per questo che se qualcuno mi chiede un autografo è mio dovere firmarlo, non mi costa niente e lo rende felice. Sto sempre attento a questo e soprattutto dico ai giocatori di comportarsi nello stesso modo. E' il minimo che possiamo fare".