
Juventus, Motta ha scelto: Di Gregorio titolare. Il futuro di Szczesny e la posizione di Perin
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SZCZESNY - Il club bianconero vorrebbe trovare una soluzione per cedere Szczesny risparmiando così l'alto ingaggio da 6,5 milioni. Qualche sondaggio per il portiere polacco è arrivato dall’Arabia con la Juventus che spera di poter valutare presto anche una vera e propria offerta. Oltre all'Arabia, nelle ultime ore è spuntata anche l'ipotesi MLS per l'estremo difensore polacco, classe 1990 e in scadenza con la Juventus a giugno del 2025.
La Juventus vuole cedere Szczesny ma il portiere polacco non è d’accordo, convinto di poter conservare il posto da titolare nonostante l’arrivo di Di Gregorio. L'attuale titolare vuole restare in bianconero fino all’estate del 2025 quando scadrà il suo contratto. La famiglia del nazionale polacco a Torino si sente a casa e non vorrebbe cambiare aria. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, Szczesny avrebbe confidato ai compagni di squadra di voler chiudere la sua carriera agonistica proprio alla Juventus. Ora la palla passa a Giuntoli che avrà il compito di far cambiare idea all’ex Arsenal.

PERIN - Capitolo Perin. Ieri l'attuale 'secondo' bianconero si è raccontato durante un intervento ad Akos Podcast. Parole dalle quali si può ricavare un'indicazione per il futuro.
IL GENOA – "I primi allenamenti in Prima squadra li ho fatti con Milito, Thiago Motta… Tornato dal Pescara in prestito, mi tolsi 200 mila euro dallo stipendio senza batter ciglio per restare al Genoa e fu una scelta azzeccata. Liverani fu esonerato e arrivò Gasperini, da quello che so disse: al primo errore che fa lo metto fuori. Da lì feci un campionato bellissimo e partì per il mondiale in Brasile".
LA JUVENTUS – "Quando arrivavo al campo c’erano già Chiellini, Bonucci, Khedira, Mandzukic che erano in palestra a lavorare prima dell’allenamento. E se vedi questi campioni fare così, lo fai pure tu".
SECONDO ALLA JUVE – "Quest’anno senza coppe ho giocato meno partite. Ma la mia è stata una scelta ponderata. Ho giocato tantissime partite al Genoa e il Genoa è parte della mia vita, la storia del Genoa rimarrà per sempre, sono stato capitano, ho dato tutto me stesso a livello sportivo e emotivo. Il peso delle partite e la pressione della Juve, credo ci sia dopamina dentro. Hanno un peso diverso, giocare meno partite ma in Champions League, finali… stimolante in una maniera incredibile. Per questo ho rinnovato con la Juve quando ero in scadenza, mi dà stimoli incredibili e mi responsabilizza. Poi non so cosa succederà nei prossimi anni. L’anno scorso ho fatto 19 partite e per un secondo sono tante".
FUTURO – "Io sono uno che vive nel presente, magari l’anno prossimo dico che voglio giocare con più continuità. Ad oggi lo stimolo più grande è pensare di giocare con questa maglia, con una delle squadre più forti al mondo. Ogni partita pesa. Quando arrivi alla Juve sposi la cultura e la storia della società per diventarne parte integrante. Quando sono tornato ho cercato di conoscere al meglio la storia di questa società e ti entra nelle viscere, una delle poche ancora a conduzione familiare, un’energia in questo club che ti fa amare la Juventus".