Juventus, Mauro durissimo su Douglas Luiz: "A Empoli imbarazzante, camminava. Può diventare un problema"
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L’INIZIO DI STAGIONE - “La risposta non può che essere articolata. A me il progetto piace. Anzi, piace molto. L’assunzione di responsabilità è stata trasversale. Finalmente gli uomini giusti al posto giusto. A Giuntoli è stata data carta bianca dal punto di vista del cambiamento tecnico. Un uomo di calcio che si occupa di campo, quindi Scanavino che tra virgolette controlla cosa succede dal punto di vista della gestione economica e un presidente che è un tecnico di alto profilo. Se ripenso al recente passato un cambiamento del genere in panchina è stato fatto altre due volte e non è andata bene: con Sarri, che anche se ha vinto lo scudetto non è stato poi confermato e con Pirlo che vinse la Coppa Italia e la Supercoppa e con il quale si sarebbe potuto continuare ma si preferì tornare ad Allegri. Adesso Giuntoli ha rivoltato come un calzino lo spogliatoio ed è normale che serva tempo. Cambiare il Dna non è facile ma è stato fatto in maniera intelligente. L’aspetto buono di Motta è che si sta dimostrando umile, se c’è da difendere difende, non è che ha avuto un atteggiamento di quello che vuol vincere tutte le partite 4-0. Si sono viste belle partite con Verona e Como mentre con Roma e Napoli no. Ma non c’entra col giudizio sul progetto che rimane più che positivo. Serve tempo per ottenere i risultati anche se alla Juventus ovviamente non ne hai mai abbastanza...”.
CONTRO IL NAPOLI - “Beh, un paio di scelte dell’allenatore non le ho sinceramente capite. Ma l’allenatore è lui, io sono un osservatore esterno. Se la squadra avesse creato nel primo tempo cinque o sei occasioni da gol e se Vlahovic le avesse sbagliate o si fosse mosso male allora ok, avrei capito la decisione di toglierlo per mettere un altro centravanti che in questo caso non aveva o provando quello che ha fatto, cercare di allungare il Napoli con Weah. Ma Vlahovic non puoi metterlo in discussione così dopo un tempo dove non ha avuto oggettivamente colpe specifiche”.
CAMBIASO - “È un ragazzo che ha iniziativa. Con il Napoli ha fatto quell’azione magnifica con un dribbling in mezzo al campo a cui è seguita la percussione sino al limite per l’assist a Koopmeniers che poi ha tirato alto sopra la traversa. Spero di vederne sempre più spesso di queste proposte. Non mi piace quando la Juventus esagera con i passaggi indietro o quelli orizzontali. Sbagliare un passaggio verso la porta avversaria ci sta perché cerchi di far male, a forza di insistere con questi retropassaggi prima o poi sbagli e sarebbe deleterio perché non stavi rischiando per cercare di essere pericoloso. Gli allenatori di una volta vengono criticati spesso ma a chi aveva le qualità per farlo chiedevano di puntare l’uomo, saltarlo e creare la superiorità numerica. È fondamentale questo aspetto. E nel gioco di oggi avere chi dribbla è strategico: alla Juve ci sono e quindi lo facciano, da Gonzalez, Yildiz e Conceiçao. Dribblino di più! Il calcio, in generale, con questi passaggi continui in difesa sta diventando poco rispettoso per i tifosi che pagano il biglietto e vanno allo stadio non per vedere il portiere con la palla tra i piedi ma la mezzala che punta l’uomo. Non va bene così”.
A COSA PUO’ AMBIRE LA JUVE - “L’Inter è la squadra più forte ma non è detto che sarà quella che farà più punti perché i giocatori nerazzurri dovranno dare sempre di più. L’Inter è partita male ma c’è una verità, che chi ha giocato nella Juve conosce benissimo: quando sei la squadra da battere tutti danno molto di più per farti cadere. Se i giocatori di Inzaghi non troveranno in tutte le partite la voglia di dare il 110% allora la vedo dura. Lautaro e compagni devono dare di più dell’anno precedente. Martinez lo vedo meno brillante, non ha ancora segnato, forse è solo una questione di fortuna, vedremo. In questo campionato potrebbe esserci spazio per molti nella lotta scudetto. Non solo l’Inter che è la più forte. Vedo anche Napoli, Juventus, Milan e io penso anche l’Atalanta, che ha una rosa bellissima e mi piace tantissimo. Il Torino ora è in testa e di questa squadra apprezzo il fatto che sia umile. Non perde mai le distanze, sia che attacchi o si difenda: qualche pari brutto in casa c’è stato, vero, ma in campionato mai nessuno l’ha messo sotto. La malinconia è bellissima ma non aiuta ad avere e costruire un futuro migliore. Il Toro ha una dimensione precisa, non può competere con chi si permette budget decisamente superiori: i granata devono battersi per entrare in Europa League. Io la contestazione per la cessione di Bellanova non la comprendo: è un esterno che va dritto, bravo, ma se ti offrono una proposta da 20 milioni glielo porto in carrozza. Vedo una bella armonia tra Vanoli e la squadra”.
DOUGLAS LUIZ - “Per quello che abbiamo potuto vedere a Empoli è stato giusto farlo risposare, in Toscana è stato imbarazzante, camminava. Se invece dovesse anche in futuro essere usato poco allora sì che diventerebbe un problema visto che è stato pagato 51 milioni”.