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Juventus, la risposta di Allegri ad Elkann: Giuntoli vale più di tre anni di lavoro?
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Bandierina fissata sul 2027, nel frattempo ci saranno partite da giocare, calciatori da ingaggiare, situazioni da gestire. Con Allegri o senza? Sembra tutto andare nella direzione della discontinuità, comprese le scelte di Cristiano Giuntoli in questa stagione. Lo Sport Director non ha difeso a spada tratta Max nel momento più duro, e ha tutto in mano per la Juve che sarà. L'ha dichiarato Elkann, l'ha confermato pure lo stesso allenatore.
LA DIFESA DI ALLEGRI - Allegri è rimasto l'unico a difendere Allegri. Sembra Inception, invece è il finale di stagione juventino. Il botta e risposta con Elkann è stato elegante e cortese, nel segno di un'amicizia rafforzatasi negli anni, però è parso evidente. E spiega come il tecnico sia oggi più solo, alla ricerca di una conferma che a questo punto avrebbe quasi del clamoroso. Oltre a Champions e Coppa Italia, Max coltiva adesso un ultimo obiettivo: modificare la narrazione attorno alla sua seconda esperienza juventina. Ha centrato tutti gli obiettivi che gli sono stati prefissati, dice. E le critiche - che sostiene di accettare - secondo lui non sono mai state proporzionate al reale valore della rosa, al di sotto di Inter, Milan e Napoli.
I RAPPORTI CON ELKANN - Non sono tanto le "parole importanti da parte dell'Ingegnere" a dare una versione differente del futuro di Allegri. Semmai, è lo stesso atteggiamento di Max a regalarsi un finale diverso: più dimesso, con poco mordente (se non in campo) e arreso al copione scritto dalla sua difesa. Obiettivi e giovani, squadra in crescita. Tutto importante. Ma meno dell'uomo al centro di tutto oggi: Cristiano Giuntoli. Che vale più dei tre anni trascorsi in piena tempesta, del percorso di sostenibilità, di tutte le scelte subite da Max (pure) passivamente. Per l'ultimo degli agnelliani no, non pare esserci posto.