
Juventus il ritorno di Tudor dopo quel: "Io sono un allenatore. Deluso da Pirlo, non farò mai più il vice"
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ANNATA DA NON RICORDARE - Non la migliore delle annate, va ricordato, perché la Juventus che iniziò la stagione da Campione d'Italia in carica, trofeo conquistato da Maurizio Sarri, nonostante i 36 gol di Cristiano Ronaldo, incappò in un'annata orribile, chiusa sì con la vittoria di Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ma con un quarto posto in campionato ottenuto soltanto all'ultima giornata e frutto dell'harakiri del Napoli che gli stava davanti e con la cocente eliminazione agli ottavi di finale di Champions subita contro il Porto
IL RAPPORTO CON PIRLO - Non fu una stagione facile per Tudor, considerato da molti addetti ai lavori "il vero allenatore" di quella rosa. Fu scelto da Pirlo in persona per il suo staff, ma all'interno di una ristretta cerchia di allenatori suggeriti dalla dirigenza capitanata da Paratici. E proprio il rapporto con l'ex Campione del Mondo fu motivi di scontri che lo portarono ad esplodere nell'estate successiva all'esonero che riportò Massimiliano Allegri a Torino.
"MAI PIU' DA VICE" - Intervistato da Vercernji List in Croazia nel corso di quell'estate, infatti, Tudor si sfogò e si diede un obiettivo chiaro che oggi lo ha riportato proprio nella sua Juventus, ma con un ruolo da primo allenatore seppur soltanto (per ora) fino a fine stagione: "È stata dura. Alla Juventus mi ha chiamato Pirlo, c’era una lista con cinque nomi compilata dalla Juve e Paratici ha lasciato la scelta ad Andrea. Lui ha scelto me, ma essendo molto amico di Baronio ha preso anche lui e un altro analista, mettendoci tutti sullo stesso livello. Non è stato giusto, perché io sono un allenatore. Ho accettato perché era la Juve, ma ho deciso che non sarò mai più l’assistente di nessuno”
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sicuramente non fara' peggio di Motta. Bastara' avere un rapporto non compromesso con lo spogliatoio