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Juventus: il 'professor' Giovinco
Mentre si avvicina la sfida con il Milan, vero e proprio esame di laurea per una Juventus che rincorre il bis tricolore, a “fare lezione” ci ha pensato Sebastian Giovinco. Il fantasista bianconero è stato il protagonista del nuovo appuntamento con Formazione Juventus e, incalzato dalle domande di Paolo Rossi di Juventus Channel, ha intrattenuto gli Esordienti 2000 allenati da Ciccio Grabbi e Alessandro Ramello.
Un viaggio nell’universo Giovinco, con la lunga esperienza maturata nel Settore Giovanile, quando Seba vestiva proprio i panni del ragazzino del vivaio bianconero, come i suoi attenti “allievi” di giornata. Fino ad arrivare agli ultimi anni, con il ritorno alla base - da protagonista - e la Nazionale.
Tantissima Juventus, quindi. Ma anche le due parentesi lontano da Torino – a Empoli prima e a Parma poi -, fondamentali per la maturazione. «Sono state due esperienze molto importanti per me. Soprattutto la prima a Empoli perché era la prima volta che andavo via da casa e stavo lontano dalla famiglia. Mi è servita molto a livello umano, ma anche calcistico visto che ha assaporato per la prima volta la Serie A. Un’esperienza che consiglio a tutti i ragazzi».
Il “giovane” Seba per un giorno veterano e fratello maggiore (non solo di Giuseppe, anche lui professionista dopo la trafila nel Settore Giovanile bianconero, ndr) pronto a dare utili consigli a ragazzi che sognano di diventare i nuovi Marchisio, De Ceglie, Giovinco e Marrone. «Il consiglio che posso dare è di pensare sempre a un appuntamento alla volta, una partita alla volta. Per questo anch’io, al momento, non voglio ancora pensare ai Mondiali del 2014 in Brasile».
Un appuntamento alla volta. Ora il Milan e subito dopo il derby con il Torino. Un appuntamento che Giovinco, proprio come gli altri ragazzi del vivaio arrivati in Prima Squadra sente particolarmente. E si è visto all’andata, quando furono proprio lui e Marchisio a firmare il 3-0 finale. «Prima di quella partita io e Claudio abbiamo ricordato tante stracittadine giocate a livello giovanile. Giocarne una anche in Prima Squadra, dopo essere partiti dai Pulcini, ha avuto sicuramente un sapore speciale».