
Juventus devastata: le colpe di Elkann e Giuntoli, la necessità di cambiare
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NON E' SOLO COLPA DI MOTTA - Qui invece ci preme sottolineare il fatto che Motta non sia l'unico responsabile della sconfitta di ieri, così come dell'andamento di tutta l'altalenante stagione della Juventus, che ora ha come unico obiettivo quello del quarto posto, un traguardo che, se non venisse raggiunto, porterebbe a un disastro sul piano sportivo e finanziario.
LE RESPONSABILITA' DI ELKANN - Partendo dall'alto che più alto non si può, in questo momento così difficile anche la proprietà non può essere esente da critiche, e non può non assumersi le sue responsabilità. Per mettere a posto conti e immagine, dopo il caso plusvalenze e l'esclusione per un anno dalle coppe europee, John Elkann ha affidato i due ruoli apicali del club a Gianluca Ferrero (presidente) e Maurizio Scanavino (amministratore delegato). Se la scelta poteva avere un senso nel momento dell'emergenza, ora appare evidente la necessità di andare oltre, di cambiare, perché tutto l'ambiente (direttore sportivo, allenatore, squadra e tifosi) non ha bisogno di due stimati professionisti in altri ambiti, ma che con il calcio non c'entrano nulla. Il mondo Juve ora ha bisogno invece di volti nei quali si può riconoscere, e di profili che abbiamo vissuto a pane e calcio fin dall'infanzia.
L'altro grande errore della proprietà è stato quello di affidare fin troppo potere, nell'area sportiva, a Cristiano Giuntoli, senza la presenza di figure con le quali possa dialogare e confrontarsi. E qui passiamo poi direttamente alle responsabilità dello stesso Giuntoli. Deve essere infatti chiaro che il binomio Giuntoli-Motta è il ticket sul quale si basa il progetto della Juventus 2024-25 e, in prospettiva, il progetto per le prossime due stagioni.
E QUELLE DI GIUNTOLI - Di conseguenza, se mai Motta dovesse essere allontanato dalla Juventus (nel corso di questa stagione o a fine stagione), il giudizio sul suo operato non potrebbe essere slegato da quello su Giuntoli. Giuntoli è il ds che ha voluto fortemente Motta e che è stato l'artefice principale dell'addio di Allegri, Giuntoli è il dirigente che ha costruito la rosa della Juventus attuale, con le sue scelte e con l'avallo delle preferenze di Motta. Quello fra Giuntoli e Motta è un target difficilmente scindibile. Detto questo, ci può stare, e l'abbiamo visto tante volte nella storia e nella cronaca del calcio, che un dirigente possa tornare sui suoi passi, e che possa cambiare idea su un allenatore col quale pensava di portare avanti un progetto più lungo.
A quel punto, però, come abbiamo avuto modo di scrivere anche dopo il ko con l'Empoli, la palla passerebbe nelle mani della proprietà, che potrebbe anche assumersi 'in prima persona' (e ci riferiamo a John Elkann) la responsabilità sulla scelta del nome del nuovo allenatore, lasciando a Giuntoli 'solo' la gestione del mercato. E in questo senso emergerebbe con ancora più evidenza la necessità, per un club come la Juventus, di inserire altri dirigenti 'di calcio' da affiancare a Giuntoli.
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Commenti
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Proprietá troppo lontana e allenatore/ds lasciati a se stessi, gli stessi problemi della gestione...