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    Juventus, il fratello di Kalulu: "Pierre molto deluso dal Milan: ormai è una storia finita"

    Juventus, il fratello di Kalulu: "Pierre molto deluso dal Milan: ormai è una storia finita"

    • Redazione CM
    Milan-Juventus sarà una partita speciale per Pierre Kalulu che, dopo quattro stagioni in rossonero, in estate è passato in bianconero con la formula del prestito oneroso a 3,5 milioni con diritto di riscatto fissato a 14 più 3 di bonus. Nonostante il riscatto non sia obbligatorio la storia tra Kalulu e il Milan, stando alle parole del fratello Aldo, attaccante del Partizan, è ormai finita.

    ERRORE - Il fratello maggiore di Pierre ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport a poche ore dal big match di San Siro, in programma alle 18:00. Per Kalulu un ritorno speciale a Milano: “Gli ho chiesto se avrebbe potuto giocare contro il Milan perché quando sei in prestito, a volte nel contratto c'è scritto che non puoi giocare contro la squadra che detiene il tuo cartellino. E io avevo paura che non lo facessero giocare, ma lui ha detto sì e sono felice. Vuole dimostrare al Milan che hanno sbagliato a lasciarlo andare”.

    DELUSIONE - Pierre non avrebbe voluto lasciare il Milan. Aldo è certo di questo e, nel racconto della trattativa estiva tra i rossoneri e la Juventus, riporta della tristezza e della delusione del difensore classe 2000 per le modalità con cui è avvenuto il trasferimento: “All’inizio era triste perché non voleva lasciare il Milan e perché aveva capito che la società non lo voleva più. Ha parlato con Zlatan, con cui ha anche giocato: era infastidito. Inoltre, il primo contatto è stato tra Milan e Juve, poi i bianconeri hanno chiamato Pierre. Era sorpreso – continua Aldo Kalulu - il Milan gli ha spiegato che era una soluzione che gli avrebbe permesso di giocare di più. È rimasto deluso dal comportamento del Milan, dove è sempre trattato bene e ha firmato il primo contratto serio”.

    THIAGO MOTTA - I due fratelli di Pierre, Aldo e Gedeon, hanno avuto un ruolo importante, così come Thiago Motta, da cui ha ricevuto la prima chiamata. Il tecnico dei bianconeri lo ha convinto da subito, come affermato dallo stesso difensore (CLICCA QUI) e da allora è iniziato tutto: “La chiamata? Al telefono c'era Thiago Motta. Quella telefonata ha fatto la differenza. Gli disse che avevano bisogno di lui, che era un giocatore molto forte e anche se aveva avuto infortuni lo voleva lì. È stato l’inizio perfetto per questa storia. Alla Juventus non si può dire di no. Pierre ha fatto buone cose al Milan, gli è piaciuta la squadra, la città, ma quando ti dicono che non ti vogliono più devi andare”.

    STORIA FINITA - Milan capitolo chiuso? “Sì. È in prestito, ma è difficile immaginare un futuro a Milano. Non si aspetta niente dal Milan e il Milan non deve aspettarsi niente da lui. È una storia finita”.
     

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