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    Juventus, i numeri sono drammatici e la sconfitta è giusta: ma Tudor l'ha vinta con i cambi

    Juventus, i numeri sono drammatici e la sconfitta è giusta: ma Tudor l'ha vinta con i cambi

    • Sandro Sabatini
    I numeri sono evidenti, impietosi e sportivamente drammatici. La Juventus precipita sempre più giù. E tocca il fondo perdendo all’ultimo secondo con la Lazio. Il risultato è giusto semplicemente perché tutti i risultati sono giusti, come lo erano le vittorie bianconere all’ultimo respiro del girone d’andata.

    E l’1-0, seppure maturato praticamente in contemporanea con il triplice fischio, si spiega con la Lazio che ha spinto e creato di più, soprattutto nel quarto d’ora iniziale e in quello finale, quando la differenza è sembrata arrivare anche dalle panchine, soprattutto con i cambi: Luis Alberto ha sfiorato il gol, poco dopo Guendouzi l’ha propiziato con il cross sulla testa di Marusic.

    A Tudor vanno i complimenti per come ha rigenerato una squadra che sembrava ormai spenta con Sarri, ad Allegri va l’appunto di cambi che - col senno di poi - hanno peggiorato la prestazione collettiva negli ultimi minuti, quando è legittimo interrogarsi se la gestione conservativa del pareggio sia stata strategica dell’allenatore oppure obbligata dalle forze in campo. Rispetto alla formazione iniziale i cambi laziali sono stati Isaksen, Immobile, Vecino, Guendouzi e Luis Alberto. Quelli bianconeri McKennie, Iling, Weah, Yildiz e Sekulov. C’è differenza, ma il discorso è ampio e comunque non vale come alibi per giustificare completamente il crollo della Juventus di sia nelle ultime nove giornate sia negli ultimi dieci minuti.

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