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Juventus, Allegri sta sbagliando tutto: anche con la Lazio la sconfitta è sua, così la Champions è davvero a rischio
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CON LA LAZIO – Non è necessario riavvolgere il nastro troppo oltre per ribadire la confusione di Allegri. Che in una partita così decisiva propone un 4-3-3 quasi mai visto dal primo minuto per quanto poi a fine gara racconti (ovviamente) il contrario. Rispolverando Mattia De Sciglio dopo quasi un anno di inattività, per poi lasciarlo negli spogliatoi all'intervallo. Così come successo con Fabio Miretti, preferito a Weston McKennie in maniera difficilmente spiegabile. Eppure al 45' una Juve di puro contenimento era ancora in corsa. Ma col ritorno al 3-5-2 e senza attaccanti puri in panchina, la vera allegrata al contrario è stata quella di togliere Chiesa più o meno dopo un'ora di gioco: una bella iniezione di sfiducia alla squadra, richiamata ad arroccarsi senza alcun punto di riferimento là davanti. E quando Kean, titolare per assenza di alternative e senza i novanta minuti nelle gambe, è stato richiamato in panchina la Juve si è ritrovata con Yildiz falso nove e Sekulov in appoggio con licenza di chiudere tutto sulla sinistra: fuori posto sotto quasi ogni punto di vista, il macedone è finito per perdersi pure Marusic diventando la punta dell'iceberg degli errori della Juve. Che però sempre di più sembrano avere in Allegri il responsabile, così come era l'artefice della corsa scudetto fino a gennaio. Difficile parlare di futuro, contratto o non contratto, Max sembra al capolinea o forse dovrebbe capire questo alla Continassa: Andrea Agnelli diceva che bisogna cambiare prima di essere costretti a farlo, forse questa soglia è già stata superata.