
Juventus, i calciatori più impiegati da Thiago Motta: minuti e presenze. La classifica
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Carlo Pinsoglio, Javier Gil, Giovanni Daffara, Arkadiusz Milik, Arthur Melo: 0 minuti, 0 presenze
Non hanno mai giocato Pinsoglio, Gil e Daffara. Il primo è il terzo portiere - sempre convocato - gli altri due arrivano dalla NextGen e vantano, rispettivamente, due e una convocazione con la Juventus. Mai a disposizione, causa operazione al ginocchio, Milik, mentre Arthur non è stato inserito in lista.
Lorenzo Anghelè: 5 minuti, 1 presenza
Cinque minuti di gloria contro il Verona per il numero 10 della NextGen. Il classe 2005 ha talento, ma, per la Juventus di Motta, è ancora troppo presto.
Jonas Rouhi: 88 minuti, 3 presenze
Due partite da subentrato per il terzino sinistro della NextGen e una da titolare – a sorpresa – contro il Genoa. Per il resto tanta panchina, ma Thiago Motta lo può rilanciare dopo l’infortunio di Cabal.
Nico Gonzalez: 307 minuti, 6 presenze
Avvio di stagione difficilissimo per Nico, che ha giocato cinque partite dal primo minuto tra metà settembre e inizio ottobre prima di infortunarsi contro il Lipsia: la lesione al retto femorale della coscia destra non è ancora guarita e l’argentino è a rischio anche per il Milan.
Douglas Luiz: 312 minuti, 9 presenze
Douglas Luiz il flop del mercato estivo della Juventus. Arrivato con grandi aspettative dall’Aston Villa, finora ha giocato appena due partite da titolare, senza mai entrare negli schemi di Thiago Motta. A questo ha aggiunto l’infortunio muscolare che lo sta tenendo fuori dalla partita con lo Stoccarda di Champions League del 22 ottobre. L’ultima presenza risale ai 90 minuti giocati con la Lazio lo scorso 19 ottobre.
Samuel Mbangula: 329 minuti, 8 presenze
Samuel Mbangula è stato titolare nelle prime tre di campionato – con gol all’esordio con il Como – poi tanta panchina per il classe 2004 che, ora, può finire sul mercato in vista di gennaio.
Mattia Perin: 390 minuti, 4 presenze
Il secondo di Di Gregorio si è sempre fatto trovare pronto. Sia in Champions – a Lipsia e con lo Stoccarda, con cui è stato il migliore in campo – che in Serie A. In Italia, probabilmente, è tra i dodicesimi più affidabili e, sicuramente, tra i più impiegati dalle big.
Danilo: 428 minuti, 10 presenze
Il capitano della scorsa stagione sta faticando moltissimo con Thiago Motta. Appena quattro partite dall’inizio, con la macchia anche dell’espulsione rimediata in Champions League contro lo Stoccarda.
Timothy Weah: 525 minuti, 11 presenze
Timothy Weah è tra i giocatori più rivitalizzati da Thiago Motta: già quattro gol in undici presenze, di cui ben sei partendo dalla panchina e appena cinque da titolare. Si è sempre fatto trovare pronto però: come col Torino o a San Siro contro l’Inter.
Francisco Conceiçao: 601 minuti, 10 presenze
Dopo il problema muscolare di inizio settembre, Motta ha iniziato a usare Coinceçao sia dal primo minuto (cinque volte) sia a gara in corso: titolare contro Inter e Parma, dalla panchina con Udinese e Torino, con cui ha firmato l’assist per il 2-0 di Yildiz. In stagione è a quota due gol, tra cui quello decisivo a Lipsia, e cinque assist.
Weston McKennie: 613 minuti, 12 presenze
Da possibile partente a risorsa: Weston McKennie sta convincendo Thiago Motta di poter essere un elemento importante per la Juventus. Sette presenze da titolare finora, l’ultima in campionato il 30 ottobre contro il Parma, con cui ha anche segnato. La prima rete della stagione, invece, era stata segnata nella prima di Champions contro il PSV.
Juan Cabal: 618 minuti, 9 presenze
Anche per il colombiano, acquisto del mercato estivo, stagione finita dopo la rottura del legamento crociato rimediata mentre era in ritiro con la nazionale colombiana.
Gleison Bremer: 637 minuti, 8 presenze
Gleison Bremer è stato il punto di riferimento di Thiago Motta fino alla trasferta di Lipsia. La rottura del legamento crociato ha posto fine alla sua stagione in anticipo, lasciando un grande buco nella difesa bianconera.
Nicolò Fagioli: 642 minuti, 12 presenze
Nicolò Fagioli ha giocato più partite, nel complesso di Savona e Koopmeiners e ha le stesse presenze di Di Gregorio, ma sta perdendo posizioni nelle gerarchie di Thiago Motta. In dodici partite solo sei volte è partito da titolare, l’ultima il 27 ottobre contro l’Inter. Poi sei minuti con il Parma e le due panchine con Udinese e Torino.
Khephren Thuram: 693 minuti, 13 presenze
L’infortunio avuto a inizio stagione ha frenato l’inserimento di Khephren Thuram che, però, ha giocato da titolare tutte le ultime cinque partite (tre di campionato e due di Champions). Sta accumulando minuti e presenze (in totale sono otto da titolare) e l’impressione è che Thiago sempre più difficilmente lo toglierà dal campo.
Nicolò Savona: 808 minuti, 14 presenze
La scoperta di Thiago Motta si chiama Nicolò Savona, che ha sorpreso i più per attenzione e maturità al netto dei 21 anni sulla carta di identità. Nove partite da titolare su quattordici e ben due gol alla prima stagione tra i grandi per il terzino, che, con l’infortunio di Cabal, è destinato a essere sempre più un titolare dei bianconeri.
Teun Koopmeiners: 829 minuti, 11 presenze
Deve ancora trovare il primo gol, ma Teun Koopmeiners, l’acquisto più costoso del mercato estivo, si sta affermando come un titolare. Delle undici presenze fatte, ben nove sono arrivate dal primo minuto, rimanendo in campo fino alla fine in otto occasioni. La rottura della costola ha solo rallentato il suo processo di inserimento, che si sta, pian piano, compiendo.
Federico Gatti: 1.031 minuti, 13 presenze
Federico Gatti a iniziato come capitano, giocando tutte le prime quattro di campionato. Poi qualche panchina, come con Napoli e Inter, ma comunque undici presenze dal primo minuto. Manca ancora, a differenza dell’anno scorso, quando segnò quattro gol, la rete, sia in campionato che in Champions.
Michele Di Gregorio: 1.049 minuti, 12 presenze
Dal Monza alla Juventus non ha sofferto il salto in una big. In campionato ha saltato tre partite – con Empoli, Genoa e Torino – per far spazio a un ottimo Perin, mentre in Champions League ha saltato solo – per squalifica – la partita con lo Stoccarda dopo l’espulsione di Lipsia.