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Juventus, Elkann e il significato della visita a Motta e Giuntoli: in cinque mosse spazzata via l'era Agnelli-Allegri
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Oggi Elkann, insieme al presidente Gianluca Ferrero e all'amministratore delegato Maurizio Scanavino, ha incontrato Cristiano Giuntoli, il capo del progetto sportivo della nuova Juve, e l'allenatore Thiago Motta, il tecnico chiamato a guidare i bianconeri nei prossimi tre anni.
Elkann ha voluto incontrare e conoscere personalmente Motta, e con questo rinforzarne la posizione agli occhi di opinione pubblica e tifosi. Un segnale di compattezza e di unione di intenti rivolta sia all'interno (la squadra) che all'esterno. E forse non a caso proprio oggi Giuntoli e Motta hanno salutato una delegazione di ultras, presenti con striscioni e cori fuori dalla Continassa.
Con la mossa di oggi, Elkann chiude il cerchio e dà il via al futuro: in cinque mosse ha consegnato alla storia la Juve di Agnelli, e ha costruito la sua.
LE CINQUE MOSSE DI ELKANN PER COSTRUIRE LA SUA JUVE
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Cristiano Giuntoli - La premessa per la costruzione della Juventus di John Elkann è l'arrivo di Giuntoli, un anno fa. Il dirigente, strappato al Napoli e voluto fortemente da Elkann, ha avuto un anno di tempo per fare le sue valutazioni e iniziare a prendere decisioni, arrivate puntualmente non appena terminata la stagione 2023-24.
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Massimiliano Allegri - Scelto da Agnelli, e poi, dopo l'uscita di quest'ultimo dalla Juventus, investito da Elkann di poteri al di là di quelli del semplice allenatore, nella "surreale" stagione 2022-23, Allegri è stato congedato un anno prima del termine del suo contratto. I fatti della serata e della nottata della finale di Coppa Italia hanno solo accelerato, e reso più traumatica, una decisione che era stata già presa.
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Thiago Motta - Al posto di Allegri è stato scelto Motta, il tecnico italo-brasiliano chiamato a far tornare alla vittoria la Juventus, possibilmente con un tipo di gioco e di atteggiamento più propositivo rispetto a quello proposto da Allegri. Motta, a differenza di chi lo ha preceduto, gode anche del privilegio di poter essere parte in causa delle decisioni di mercato.
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Giocatori - La diretta conseguenza dell'avvento di Giuntoli e Motta è una vera e propria rivoluzione nella rosa, un cambiamento nel quale verranno 'epurati' anche tanti fedelissimi di Allegri. Dopo un mercato dell'estate 2023 da osservatore (era appena arrivato e mancavano i soldi della Champions), Giuntoli ha fatto solo due operazioni a gennaio (Alcaraz e Djalo), per poi scatenarsi da maggio in poi. Douglas Luiz, Di Gregorio, Khephren Thuram, e altri ne arriveranno, con altrettante partenze: la rivoluzione è in corso.
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Tifosi - Sia da parte del club che da parte della tifoseria organizzata c'è l'intenzione di non arrivare più a situazioni che possano determinare nuovi episodi di 'sciopero del tifo'. La nuova Juve ha bisogno di cori e sostegno, e i tifosi, dopo quattro anni senza Scudetto, hanno bisogno di una Juve vincente.