Juventus, i prestiti secchi e le bordate di Danilo sono scossoni alla parola 'progetto'
- 69
Giuntoli ha già raggiunto alcuni degli obiettivi prefissati: abbassare l'età media della squadra (24,3 anni, la seconda più giovane della Serie A dopo il Parma) e abbassare il monte ingaggi della rosa (111,7 milioni, rispetto ai 125,9 milioni del 2023/24 e ai 166 milioni del 2022/23). E in campionato è in corsa per l'obiettivo minimo stagionale, che è la qualificazione alla prossima Champions League, oltre che essersi qualificato almeno per i playoff dell'attuale edizione della Champions.
COSA C'ENTRANO I PRESTITI COL PROGETTO? - Senza pensare che possano mettere in discussione il progetto, gli scossoni comunque ci sono e bisogna quindi tenerne conto in sede di commento. Una prima crepa nella parola 'progetto' la vediamo nel tipo di operazioni di mercato che la Juventus sta concludendo in questa campagna acquisti invernale. In sintesi: cosa c'entrano i prestiti secchi con una progettualità pluriennale? Perché questa è la formula degli arrivi di Randal Kolo Muani (costo totale dell'operazione di 5,6 milioni ingaggio compreso + 2,6 di commissioni) e di Renato Veiga (costo totale dell'operazione di 4,5 milioni ingaggio compreso).
E' invece più comprensibile, e più in linea con una progettualità triennale, l'acquisto di Alberto Costa a titolo definitivo per 12,5 milioni, pagabili in quattro esercizi, oltre ad oneri accessori pari a 1,3 milioni, premi per un ammontare non superiore a 2,5 milioni e un ingaggio da 700 mila euro a stagione.
Al netto delle difficoltà oggettive del mercato di gennaio, i prestiti secchi della Juventus trovano le loro cause soprattutto nei tanti soldi investiti durante il mercato estivo, forse troppi alla luce del rendimento dei vari Koopmeiners, Nico Gonzalez e Douglas Luiz.
LO SCOSSONE DANILO - Il secondo scossone al 'progetto Juventus' arriva dalle durissime parole di addio alla Juventus da parte dell'ex capitano, Danilo. Nel suo post di saluti su Instagram, il brasiliano inserisce la parola 'progetto' in due passaggi chiave: "Forse è per rispettare e lottare tanto per questi valori che non posso più fare parte di questo progetto", "Ogni volta che ascoltavo l’inno cantato da voi allora Stadium mi emozionavo, mi accendevo e queste emozioni non si comprano con nessun progetto fantasioso".
Danilo allude quindi a una gestione attuale della Juventus lontana dai valori storici del club, oltre che, a suo dire, fantasiosa. In un certo senso, il difensore si fa portavoce di una larga maggioranza del tifo bianconero, che poco si era riconosciuta nelle parole di Motta riguardo alla non ossessione per la vittoria. Ci sarebbe da chiedersi come la pensano gli ex compagni di squadra di Danilo, ma lì forse una risposta può arrivare da chi ha messo un 'like' alle parole dell'ex capitano e chi non l'ha messo…
Tutti gli AGGIORNAMENTI in TEMPO REALE! Unisciti al canale WHATSAPP DI CALCIOMERCATO.COM: clicca qui
Commenti
(69)Scrivi il tuo commento
Onestamente da anni non mi riconosco più in questa Juve. Lo dico amaramente, giocatori messi al c...