Juventus, cosa c'è dietro i messaggi di Allegri sul futuro
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Sì, il campo. Sì, gli obiettivi ancora da raggiungere in questa stagione. Ma di conferenza stampa in conferenza stampa, di dichiarazione in dichiarazione, considerando anche la via assolutamente indirizzata del percorso bianconero, resta il tema del futuro a tenere banco. Sia che parli Max Allegri, sia che tocchi a Cristiano Giuntoli. Insieme eppure quasi opposti. “Noi vogliamo tenere Allegri e lui è contentissimo di restare alla Juventus. A tempo debito ci metteremo seduti per programmare il futuro insieme. A fine stagione? A tempo debito. Il mister ha fatto 54 punti con lo staff e i ragazzi, è giusto proseguire su questa strada continuando a lavorare a testa bassa per arrivare all'obiettivo prefissato che è arrivare in Champions League”: queste le parole di Giuntoli prima della partita con il Frosinone (e di fatto ribadite anche a pochi minuti dall'inizio della sfida contro il Napoli), frasi che spingerebbero l'ipotesi di un matrimonio ancora lungo. Ma la situazione è tanto semplice da sembrar molto complicata alla Continassa. E il messaggio lanciato da Allegri nella conferenza stampa pre-Napoli apre gli spiragli di una situazione meno lineare di quel che appaia formalmente: “Non abbiamo ancora parlato con la società, sia ben chiaro a tutti. Ho ancora un anno di contratto, abbiamo tanti obiettivi da raggiungere. Poi quando i dirigenti avranno deciso quale sarà il futuro della Juventus me lo faranno sapere".
BRANCHINI CHIAMA LA JUVE ALLO SCOPERTO
IL MESSAGGIO – Così Allegri ha fatto capire che alla Continassa, per ora, si stia forse effettivamente parlando del futuro di una Juventus con Max in panchina. Ma non si sta parlando con Allegri del futuro della Juventus. E qui si mette il primo punto che dovrà essere chiarito. Quando? “A tempo debito”, ovviamente. In quella stessa occasione l'allenatore bianconero si attende quindi di ricevere la comunicazione sulla decisione della società, poi agirà di conseguenza. Il club a Champions acquisita proporrà un rinnovo, con ridimensionamento dell'ingaggio però. Mentre Allegri mette in chiaro anche pubblicamente, per l'ennesima volta, un passaggio tutt'altro che scontato: lui ha ancora un anno di contratto, potrebbe pure essere antistorico (anzi, lo è in casa Juve), ma da parte sua non c'è l'intenzione di dare per scontata la volontà di restare solo con un prolungamento di contratto. Il rischio del tilt quindi si sta allargando: Allegri non se ne va ma non accetterà tutto in sede di rinnovo, la Juve non lo manda via ma non vuole iniziare con un allenatore in scadenza ed ampio il partito di chi spera in un suo passo indietro. Oggi è così. “A tempo debito”, chissà.
LE ULTIME PAROLE DI GIUNTOLI SULL'ARGOMENTO
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