AFP via Getty Images
Juventus, contro la Roma è match point per la Champions League: in arrivo 40 milioni per il mercato
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La prima di quattro opportunità per mettere le mani sull’obiettivo dichiarato di inizio stagione. E anche se, salvo colpi di scena, non basterà a salvare la panchina di un Massimiliano Allegri che coltiva ancora la possibilità di chiudere il suo secondo ciclo in bianconero con la conquista di un titolo - la Coppa Italia in palio il 15 maggio prossimo contro l’Atalanta - nella trasferta di Roma valida per la 35esima giornata di Serie A la Juventus guarda pure alla prospettiva di mettere un’ipoteca sui circa 40 milioni di euro che deriverebbero dall’accesso alla prima fase del nuovo format della Champions League e da un terzo posto in campionato che dopo il pari di venerdì sera del Bologna a Torino appare più vicino. Senza contare il premio minimo di partecipazione alla Supercoppa Italiana in Arabia Saudita del gennaio 2025 - la prima edizione con la Final Four dei mesi scorsi è valsa 1,6 milioni di euro alle semifinaliste - e i circa 50 milioni messi in saccoccia dopo aver ottenuto la certezza del pass al primo Mondiale del club che si disputerà negli Stati Uniti nel luglio 2025.
ALLEGRI APRE ALL'ADDIO: IL DISCORSO SUL DNA JUVE
MATCH POINT - Con Inter e Milan già certe di figurare tra le cinque rappresentanti italiane nella nuova Champions League che prenderà il via il prossimo settembre - niente più fase a gironi ma raggruppamento unico formato da 36 squadre - Juventus, Bologna, Roma, Atalanta, Lazio, Fiorentina e Napoli sono le contendenti ancora in lizza per i restanti tre slot a disposizione della Serie A. I bianconeri - che hanno bisogno di 6 punti da qui a fine campionato - guidano il gruppo con 65 punti in 34 partite, seguiti dal Bologna (64 ma con una partita in più), Roma (59 punti in 34 giornate), Atalanta (57 in 33) e Lazio (56 in 35). Più staccate la Fiorentina - che deve però recuperare il match con l’Atalanta rinviato lo scorso 17 marzo - coi suoi 50 punti, gli stessi del Napoli. Occhio al fattore scontri diretti, visto che dopo la Roma la Juventus è attesa dal confronto diretto col Bologna di Thiago Motta. La formazione di Allegri, che è già avanti nella doppia sfida con Milan, Lazio e Fiorentina, ha bisogno di 6 punti da qui a fine campionato per essere certa di rientrare tra le prime 5 e fa in questo momento la corsa sulla Roma. In caso di vittoria domenica sera all’Olimpico contro i ragazzi di De Rossi, per la Juventus ci sarebbe anche il conforto dell’aritmetica. In quanto, dopo l’1-0 della partita d’andata, sarebbe avanti anche rispetto ai giallorossi e scavalcabile soltanto da Atalanta e Bologna, non da Lazio (3-1 e 0-1) e Fiorentina (doppio successo per 1-0) e tanto meno dal Napoli, che ha 15 lunghezze di ritardo con 12 punti a disposizione.
ECCO PERCHE' LA JUVE E' IN POLE PER MOTTA
SOLDI (ANCHE) PER IL MERCATO - Un traguardo di grande prestigio dopo la dolorosa rinuncia all’ultima Champions League nella stagione che volge verso il termine, ma soprattutto una pesante perdita in termini di introiti per una società che ha dovuto far fronte a ricapitalizzazioni per circa 700 milioni di euro da parte dell’azionista di maggioranza negli ultimi anni e chiamato a portare avanti un’opera di risanamento dei proprio conti. La sempre più concreta eventualità di dover corrispondere nella loro interezza ad Allegri e al suo staff gli emolumenti che spettano dall’ultimo anno di contratto con scadenza giugno 2025 in caso di separazione anticipata e la spada di Damocle del risarcimento da 9,8 milioni a Cristiano Ronaldo per la manovra stipendi del 2020 e del 2021 (il club bianconero presenterà comunque ricorso) impongono ai vertici dirigenziali della Vecchia Signora a prestare grandissima attenzione a quelle che saranno le future entrate derivanti dal ritorno nell’Europa che conta. Salvifiche per il bilancio ma anche per guardare all’importante sessione estiva del calciomercato con rinnovato entusiasmo, che sarà finanziato anche dalle possibili cessioni dei vari Huijsen, Soulé e Iling jr e da qualche sacrificio forzato, con Szczesny e Bremer come indiziati principali.
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MATCH POINT - Con Inter e Milan già certe di figurare tra le cinque rappresentanti italiane nella nuova Champions League che prenderà il via il prossimo settembre - niente più fase a gironi ma raggruppamento unico formato da 36 squadre - Juventus, Bologna, Roma, Atalanta, Lazio, Fiorentina e Napoli sono le contendenti ancora in lizza per i restanti tre slot a disposizione della Serie A. I bianconeri - che hanno bisogno di 6 punti da qui a fine campionato - guidano il gruppo con 65 punti in 34 partite, seguiti dal Bologna (64 ma con una partita in più), Roma (59 punti in 34 giornate), Atalanta (57 in 33) e Lazio (56 in 35). Più staccate la Fiorentina - che deve però recuperare il match con l’Atalanta rinviato lo scorso 17 marzo - coi suoi 50 punti, gli stessi del Napoli. Occhio al fattore scontri diretti, visto che dopo la Roma la Juventus è attesa dal confronto diretto col Bologna di Thiago Motta. La formazione di Allegri, che è già avanti nella doppia sfida con Milan, Lazio e Fiorentina, ha bisogno di 6 punti da qui a fine campionato per essere certa di rientrare tra le prime 5 e fa in questo momento la corsa sulla Roma. In caso di vittoria domenica sera all’Olimpico contro i ragazzi di De Rossi, per la Juventus ci sarebbe anche il conforto dell’aritmetica. In quanto, dopo l’1-0 della partita d’andata, sarebbe avanti anche rispetto ai giallorossi e scavalcabile soltanto da Atalanta e Bologna, non da Lazio (3-1 e 0-1) e Fiorentina (doppio successo per 1-0) e tanto meno dal Napoli, che ha 15 lunghezze di ritardo con 12 punti a disposizione.
ECCO PERCHE' LA JUVE E' IN POLE PER MOTTA
SOLDI (ANCHE) PER IL MERCATO - Un traguardo di grande prestigio dopo la dolorosa rinuncia all’ultima Champions League nella stagione che volge verso il termine, ma soprattutto una pesante perdita in termini di introiti per una società che ha dovuto far fronte a ricapitalizzazioni per circa 700 milioni di euro da parte dell’azionista di maggioranza negli ultimi anni e chiamato a portare avanti un’opera di risanamento dei proprio conti. La sempre più concreta eventualità di dover corrispondere nella loro interezza ad Allegri e al suo staff gli emolumenti che spettano dall’ultimo anno di contratto con scadenza giugno 2025 in caso di separazione anticipata e la spada di Damocle del risarcimento da 9,8 milioni a Cristiano Ronaldo per la manovra stipendi del 2020 e del 2021 (il club bianconero presenterà comunque ricorso) impongono ai vertici dirigenziali della Vecchia Signora a prestare grandissima attenzione a quelle che saranno le future entrate derivanti dal ritorno nell’Europa che conta. Salvifiche per il bilancio ma anche per guardare all’importante sessione estiva del calciomercato con rinnovato entusiasmo, che sarà finanziato anche dalle possibili cessioni dei vari Huijsen, Soulé e Iling jr e da qualche sacrificio forzato, con Szczesny e Bremer come indiziati principali.