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    Juve in rosso, ma il titolo vale 60 milioni

    La Borsa non festeggia il tricolore della Juventus: -1,25% (in un anno il titolo ha perso il 26%). L’effetto-scudetto porterà 60 milioni in cassa tra Champions e sponsorizzazioni. Perdite 2013 sotto i 20 milioni, ricavi a 260 senza plusvalenze - Aumentano i costi per gli ingaggi.
     
    Non tragga in inganno l'utile di 11,3 milioni apparso nel primo semestre, chiuso il 31 dicembre scorso. L'effetto scudetto si può stimare in oltre 60 milioni di ricavi aggiuntivi nella prossima stagione, per l'incremento dei diritti tv generato dalla Champions League, dalla quale già in quest'esercizio è arrivata una forte spinta ai ricavi. Ma il bilancio dell'Fc Juventus sarà in rosso anche quest'anno, come previsto dalla società nell'ultima relazione semestrale.
     
    I conti verranno aggiornati dopodomani dal consiglio, che approverà i risultati al 31 marzo 2013. Quest'anno le perdite dovrebbero scendere sotto i 20 milioni. In uno studio del 14 marzo, Banca Imi ha stimato per quest'anno una perdita ridotta a 10 milioni e ricavi per 269 milioni comprensivi delle plusvalenze sul calciomercato (che alcuni club includono tra i ricavi, a differenza degli standard internazionali, utilizzati da Deloitte nel Football Finance), il che significa che i ricavi, senza plusvalenze, dovrebbero attestarsi sui 260 milioni.
     
    Questi dati già incorporano il progresso derivante dalla Champions League, perché nel bilancio al 30 giugno 2011 i ricavi erano arrivati a 195 milioni, sempre escludendo le plusvalenze. In seguito alla conquista di due scudetti consecutivi, dall'anno prossimo oltre che su un incremento delle entrate leggermente superiore a quello rilevato in questa stagione la Juventus potrà sfruttare una maggior forza commerciale nel rinnovo dei contratti di sponsorizzazione.
     
    La Juventus resta lontana dai maggiori club europei: il Bayern che l'ha eliminata dalla Champions ed è finalista aveva 368 milioni di ricavi l'anno scorso, il Manchester United 396 milioni, il Real Madrid 512,6 milioni, il Barcellona 483, secondo Deloitte. L'altra finalista, il Borussia Dortmund, aveva però ricavi inferiori alla Juve, 189 milioni.
     
    Nel semestre al 31 dicembre 2012 i ricavi sono aumentati di 64,4 milioni a 142,8 milioni. I diritti tv sono cresciuti da 35,7 a 90,5 milioni, dei quali 42,85 milioni dalla Champions League. Il costo del personale nel semestre è aumentato da 66,64 a 71,26 milioni (+6,9%). Quest'anno la società si aspetta inoltre un «moderato incremento» dei ricavi dallo stadio di proprietà, pari a 31,8 milioni nella stagione precedente.
     
    Le vittorie comportano anche l'aumento dei costi per i premi, che saranno contabilizzati nel bilancio al prossimo 30 giugno. Nel consuntivo a giugno 2012, che teneva conto dei premi per il primo scudetto della nuova gestione guidata dal presidente Andrea Agnelli e dall'a.d. Giuseppe Marotta, i «premi variabili» per i tesserati ammontavano a 16,2 milioni, 11,9 milioni in più dell'anno precedente.
     
    Si può stimare che quest'anno, il primo dopo molto tempo senza Alessandro Del Piero ma con una rosa più ampia, i premi non saranno da meno. Nel bilancio a giugno 2012 il costo dei tesserati è aumentato da 126,9 a 137,1 milioni, quello dell'altro personale è pressoché invariato, 12,96 milioni.
     
    Aumenta anche l'onere degli ammortamenti, i cartellini dei calciatori erano iscritti a fine 2012 a un costo di 141,3 milioni dopo gli ammortamenti, pari a 24,2 milioni nel semestre. A fine dicembre la società aveva quasi 150 milioni di debiti finanziari netti, il patrimonio netto era di 75,7 milioni. La Borsa non si entusiasma per i successi bianconeri: le azioni ieri hanno perso l'1,25% a 0,2125, valgono il 26% in meno rispetto a un anno fa.

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