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    Juventus, club ideale per Bernardeschi

    Juventus, club ideale per Bernardeschi

    • Gianluca Minchiotti
    Davvero interessante l'intervista rilasciata ieri a Tuttosport dall'avvocato Giuseppe Bozzo: per il quadro generale sul mercato della Juventus (a partire da Morata), per alcune considerazioni sul club bianconero in rapporto ai giovani e, per finire, per l'affresco relativo al presente e al futuro di uno dei suoi assistiti, Federico Bernardeschi.

    IL BOZZO PENSIERO - Dice, Bozzo, della Juve e della capacità del club bianconero di scegliere e valorizzare i giovani: "La Juventus ha dimostrato di saperli utilizzare e valorizzare, come è accaduto con Pogba, e si sta facendo la fama di essere un club dove i giovani campioni ricevono fiducia". Dice, sempre Bozzo, di Bernardeschi: "E’ in rampa di lancio, anche grazie alla fiducia di Paulo Sousa, un tecnico che viene da un’altra cultura nella quale si dà fiducia ai giovani. Offerte ce ne sono, ma io credo che Bernardeschi sia nell’élite del calcio italiano e che debba pensare più a giocare che ai soldi o al club di prestigio". 

    JUVE, CLUB PERFETTO PER BERNARDESCHI - Le due frasi, sia chiaro, sono a sé stanti. E Bozzo non ha messo in relazione la Juventus e Bernardeschi. Ma è altrettanto evidente che una connessione fra i due quadri esista, eccome. Perché se la Juve ha la fama di essere un club che dà fiducia ai giovani talenti (il che è un dato ormai oggettivo), e se è vero che Sousa (che con tutta probabilità a Firenze non ci sarà più nella prossima stagione...) ha avuto il merito di mettere in pratica, con Bernardeschi, il 'metodo della fiducia', non è difficile fare uno più uno. E considerare quindi, nella prospettiva del classe 1994 della Fiorentina, qui esplicitata dal suo procuratore, la Juventus come un club appetibile

    LE OFFERTE, LA CONCORRENZA E... FIRENZE - "Offerte ce ne sono", aggiunge Bozzo. E qui vengono i problemi, per la Juve. Perché quando entrano in gioco club come il Bayern Monaco, che come fiducia nei giovani nulla ha da invidiare ai campioni d'Italia, si inizia a parlare di un tipo di concorrenza difficilmente sostenibile per qualsiasi club italiano, Juventus compresa. E se poi a questo aggiungiamo la percezione che si ha a Firenze della Juve, il 'nemico' storico numero uno, allora le cose, per i bianconeri, si complicano ulteriormente. "La Juve compra i campioni al cosiddetto 'primo taglio' - aggiunge ancora l'avvocato Bozzo -. L’esempio più chiaro è Dybala, così come Alex Sandro. Sono giovani, sono già esplosi, tant’è che non te li regalano, ma non ancora ad alto livello, quindi il loro prezzo è destinato a salire". Su questa scala, Bernardeschi a che livello è? 

     

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