
Juventus, Chiesa resta un caso: addio e rinnovo difficili, resta a scadenza?
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LA SITUAZIONE CONTRATTUALE - Prima di capire cosa stia accadendo fra la Juventus e l'esterno offensivo italiano va ricordata quella che è la sua situazione contrattuale. Arrivato a Torino nella sessione estiva di calciomercato 2020 (svoltasi ad ottobre per la pandemia Covid) e allora firmò un contratto della durata quinquennale con scadenza 30 giugno 2025 da 5 milioni di euro netti (9,25 circa lordi). Oggi Chiesa è in scadenza fra un anno e la società bianconera non può e non vuole tenerlo in rosa un'altra stagione con il rischio di perderlo a parametro zero.
IL COSTO ANNUALE - Il costo dell'operazione fra prestito iniziale e obbligo di riscatto scattato al termine della sgione 2021/22 è stato di 12,6 milioni di euro, ammortati fino ad un disavanzo di 4,5 milioni di investimento iniziale a cui sommare i 40 del riscatto: totale al momento del riscatto e quindi costo storico di 44,596milioni. Una cifra che, suddivisa per i 3 anni di contratto rimasti al momento del riscatto, portano a 14,8 milioni di euro l'impatto annuale dell'ammortamento. Sommando i 9,25 milioni di euro di stipendio lordo il costo su anno rimasto della Juventus per Chiesa è di altri 24 milioni di euro circa.
GIUNTOLI VUOLE RIDURRE I COSTI - Una cifra che già dall'anno scorso la Juventus e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli sta provando a ridurre. E per farlo ha provato a proporre a Chiesa e al suo agente, Fali Ramadani, un rinnovo contrattuale che spalmi l'ammortamento residuo su più anni, ma che possa anche non andare ad appesantire il monte ingaggi complessivo del club. In sostanza, non c'è mai stata la volontà della società bianconera di esagerare con l'aumento salariale da concedere al giocatore e, oggi, l'offerta si è ulteriormente ribassata.
THIAGO MOTTA NON PUNTA SU DI LUI - Il motivo di questo piccolo ma significativo passo indietro parte innanzitutto dal fastidio per una trattatitva trascinatasi fin troppo in là nel tempo e che, oggi, mette la società in una posizione di svantaggio e di difficile gestione, ma anche da una valutazione fatta dallo staff tecnico e da Thiago Motta nello specifico, che preferirebbe un esterno d'attacco con caratteristiche differenti rispetto a quelle del nazionale italiano.
CHIESA RIMANDA - Chiesa dal canto suo ha sempre rimandato la decisione sul suo futuro. Prima ha voluto mettere davanti a tutto i risultati in campionato, la possibile vittoria della Coppa Italia, la convocazione per gli Europei e successivamente gli Europei stessi. Oggi ha in programma vacanze e soprattutto matrimonio con la sua compagna che è in programma fra qualche giorno. In sostanza, la fretta non c'è.
RESTA A ZERO? - È su questo tempismo che Ramadani sta lavorando, ma se non arrivassero offerte concrete che soddisfino giocatore e società non è detto ed escluso che Chiesa possa alla fine decidere di restare e rimanere a parametro zero. Tenere "fuori squadra" un giocatore con un impatto economico simile sarebbe controproducente per la Juventus, avere in rosa un'arma a doppio taglio per Thiago Motta anche. E allora anche un impiego in campo, seppur ridotto, ridarebbe a Chiesa una nuova vetrina.
QUANTO CHIEDE LA JUVENTUS - E allora? Più passa il tempo e più le richieste della Juventus potrebbero abbassarsi ragionando più sul risparmio che si avrebbe dall'addio che non sulla possibilità di fare plusvalenza. Il club bianconero è già passato dai 35 milioni di inizio mercato ai 25 di oggi e la cifra, per non fare minusvalenze potrebbe abbassarsi fino ai già citati 14,8 milioni.
CHI LO VUOLE? - Chiesa non ha fretta perché tutto in questo momento, a parte lo status all'interno della rosa bianconera, gira a suo favore. Non ha grande mercato perché gli Europei non l'hanno aiutato, ma c'è ancora tempo e margine per aspettare che qualcosa, nella sua testa soprattuto in Premier, possa muoversi. Ad oggi la Roma che era la pista più concreta si è raffreddata anche perché anche ai giallorossi la richiesta economica è sempre stata fuori mercato nonostante l'amicizia con Daniele De Rossi lo stuzzicasse. Il Napoli si è informato, ma anche Conte, come Thiago Motta, vorrebbe esterni con qualità differenti.