La Juventus scende in campo contro il Cagliari con lo scudetto già cucito sul petto da due settimane ma desiderosa di vincere per raggiungere il record di 102 punti, mai eguagliato in nessuno dei cinque principali campionati europei. Conte sceglie di schierare i titolari, con Caceres e Ogbonna al posto dello squalificato Chiellini e dell'acciaccato Barzagli. La Juve prova subito a schiacciare sull'acceleratore e all'8 è già in vantaggio: splendida punizione di Andrea Pirlo, la palla colpisce la traversa ed entra alle spalle di Silvestri. Per Pirlo si tratta del quinto gol da calcio di punizione diretto, un record nei cinque maggiori campionati europei. Al 15' è già 2-0 per i bianconeri: sugli sviluppi di un calcio d'angolo Llorente è il più veloce a conquistare palla e calciare a rete. Al 40', dopo una flebile reazione da parte del Cagliari culminata con un destro di Ibarbo di poco a lato, arriva la terza rete juventina, che sancisce prematuramente la fine del match: Marchisio si coordina benissimo in area e conclude di destro in porta dopo un sombrero su Dessena. Il secondo tempo è pura accademia per i bianconeri che dominano sul campo con un possesso palla praticamente in area avversaria. Da segnalare applausi e cori per Antonio Conte da parte dello Juventus Stadium, per tentare di convincere il tecnico leccese a restare a Torino e fischi nei confronti della Curva Sud, in seguito all'apparizione di uno striscione che inneggiava alla libertà di Speziale, condannato per l'omicidio dell'ispettore Raciti. Al termine della partita comincia la festa per la consegna del 30esimo scudetto, il terzo consecutivo della storia di Antonio Conte sulla panchina bianconera. L'inizio dei festeggiamenti è stato però ritardato dall'invasione di campo di alcuni tifosi dalla Curva Sud.