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La soffiata: il Tottenham pensa a Zaza
Chiamatelo blitz. Poche ore, faccia a faccia e un nome sul tavolo. Anzi, quattro lettere: Zaza. Facili da pronunciare anche per gli inglesi. Perché Simone è uno dei prodotti migliori espressi di recente dal nostro calcio. Ormai è tornato a segnare con continuità, già ha toccato quota 7 gol, la Nazionale sta diventando casa sua. E all'estero si sono accorti di lui, gioiello di proprietà del Sassuolo ma virtualmente nella cassaforte della Juventus. Un po' come Ciro Immobile, suo gemello d'attacco in azzurro sotto la gestione Conte. Per chiedere di Zaza non sono arrivati dalla Germania, ma dall'Inghilterra. E direttamente a Milano, in un noto albergo, nel tardo pomeriggio di ieri: camera privata e colloquio con Giovanni Carnevali, dirigente di spicco del Sassuolo sempre operativo quando si tratta di mercato.
La missione milanese era del Tottenham, i primi a muoversi concretamente e sicuramente non gli ultimi: emissari presenti, chiacchierata piacevole e interesse serio manifestato per lui, Simone. L'attaccante con cresta e barba capace di gol bellissimi, ormai riferimento di un Sassuolo che vive la sua seconda stagione consecutiva di Serie A in carrozza anche grazie al suo centravanti. Offerte concrete, non ancora. Ma gli Spurs hanno in mente grandi cambiamenti entro la prossima estate, perché la rosa attuale sta deludendo e il presidente Daniel Levy vuole rivoluzionare. Volti nuovi, giovani, freschi ma pronti. Zaza è finito sulla lista; osservato speciale spesso e volentieri in giro per l'Italia, adesso anche al centro di un colloquio che ancora non può definirsi trattativa.
Eppure, le sirene inglesi iniziano a cantare il nome di Zaza. Che il Sassuolo di recente ha blindato fino al 2019 e difficilmente si muoverà a gennaio, d'accordo. Ma l'interesse del Tottenham è molto serio, non è l'unico (perché diversi club sono attenti a Simone) e potrebbe essere portato avanti nei prossimi mesi come fatto dal Borussia Dortmund per Immobile. Andrà a finire come per Ciro? Calma, da una chiacchierata all'epilogo ce ne passa. Innanzitutto, Zaza al momento è di proprietà della società di Squinzi; ma la Juventus può riscattarlo entro il prossimo agosto per 15 milioni di euro, oppure entro l'agosto del 2016 per 18 milioni di euro. Una doppia clausola che lascia il coltello dalla parte del manico ancora ai bianconeri.
In più, rispetto a Immobile, non c'è la questione legata alla rivalità con il Torino e alla condivisione del cartellino da risolvere. Altro particolare rilevante: Simone Zaza ha la stima assoluta del direttore sportivo della Juve, Fabio Paratici. Lui lo aveva portato alla Sampdoria prima di passare in bianconero, lui lo ha sempre tenuto sotto controllo da Ascoli a tutte le altre tappe del suo percorso, lui lo ritiene un profilo di ragazzo mai distratto e sempre concentrato, un perfetto professionista che vuole arrivare a fare il calciatore ad alto livello. Ed è già sulla strada giusta. Per Paratici, un vero e proprio pupillo. Insomma, la Juventus non ha nessuna intenzione di perdere con serenità Zaza. Anche perché - aspetto non da poco - i soldi di un'eventuale cessione andrebbero al Sassuolo, non nelle casse bianconere che da Simone hanno già ricavato 9 milioni sette mesi fa.
E anche il ragazzo non nutre alcun sentimento di vendetta verso la società, anzi: si sente osservato, valorizzato e vorrebbe realizzare il sogno di giocarsi la sua chance alla Juve, un giorno. Un classe '91 con tanta strada davanti e gli occhi di mezza Europa che arrivano per ogni gol messo in vetrina. Simone piace, ha una valutazione di mercato importante e il Tottenham lo apprezza. Non è e non sarà l'unica, da qui all'estate. Quando la Juventus sarà chiamata a fare una scelta, proprio come per Immobile un anno fa. Il finale questa volta lo deciderà Massimiliano Allegri: in prima persona sta tenendo sotto controllo Zaza, vuole valutarlo e scegliere se investire 15 milioni (in realtà 6 milioni, rispetto ai 9 incassati dalla sua virtuale cessione al Sassuolo nel giugno scorso) per riportarlo a Torino in estate. Solo a quel punto ci sarà spazio per il Tottenham e per tutti gli altri club interessati alle condizioni del Sassuolo, non pochi e particolarmente attivi. Come giusto che sia perché fa parte del mercato. Ma tutti soggetti alla volontà della Juve. Do you understand?
La missione milanese era del Tottenham, i primi a muoversi concretamente e sicuramente non gli ultimi: emissari presenti, chiacchierata piacevole e interesse serio manifestato per lui, Simone. L'attaccante con cresta e barba capace di gol bellissimi, ormai riferimento di un Sassuolo che vive la sua seconda stagione consecutiva di Serie A in carrozza anche grazie al suo centravanti. Offerte concrete, non ancora. Ma gli Spurs hanno in mente grandi cambiamenti entro la prossima estate, perché la rosa attuale sta deludendo e il presidente Daniel Levy vuole rivoluzionare. Volti nuovi, giovani, freschi ma pronti. Zaza è finito sulla lista; osservato speciale spesso e volentieri in giro per l'Italia, adesso anche al centro di un colloquio che ancora non può definirsi trattativa.
Eppure, le sirene inglesi iniziano a cantare il nome di Zaza. Che il Sassuolo di recente ha blindato fino al 2019 e difficilmente si muoverà a gennaio, d'accordo. Ma l'interesse del Tottenham è molto serio, non è l'unico (perché diversi club sono attenti a Simone) e potrebbe essere portato avanti nei prossimi mesi come fatto dal Borussia Dortmund per Immobile. Andrà a finire come per Ciro? Calma, da una chiacchierata all'epilogo ce ne passa. Innanzitutto, Zaza al momento è di proprietà della società di Squinzi; ma la Juventus può riscattarlo entro il prossimo agosto per 15 milioni di euro, oppure entro l'agosto del 2016 per 18 milioni di euro. Una doppia clausola che lascia il coltello dalla parte del manico ancora ai bianconeri.
In più, rispetto a Immobile, non c'è la questione legata alla rivalità con il Torino e alla condivisione del cartellino da risolvere. Altro particolare rilevante: Simone Zaza ha la stima assoluta del direttore sportivo della Juve, Fabio Paratici. Lui lo aveva portato alla Sampdoria prima di passare in bianconero, lui lo ha sempre tenuto sotto controllo da Ascoli a tutte le altre tappe del suo percorso, lui lo ritiene un profilo di ragazzo mai distratto e sempre concentrato, un perfetto professionista che vuole arrivare a fare il calciatore ad alto livello. Ed è già sulla strada giusta. Per Paratici, un vero e proprio pupillo. Insomma, la Juventus non ha nessuna intenzione di perdere con serenità Zaza. Anche perché - aspetto non da poco - i soldi di un'eventuale cessione andrebbero al Sassuolo, non nelle casse bianconere che da Simone hanno già ricavato 9 milioni sette mesi fa.
E anche il ragazzo non nutre alcun sentimento di vendetta verso la società, anzi: si sente osservato, valorizzato e vorrebbe realizzare il sogno di giocarsi la sua chance alla Juve, un giorno. Un classe '91 con tanta strada davanti e gli occhi di mezza Europa che arrivano per ogni gol messo in vetrina. Simone piace, ha una valutazione di mercato importante e il Tottenham lo apprezza. Non è e non sarà l'unica, da qui all'estate. Quando la Juventus sarà chiamata a fare una scelta, proprio come per Immobile un anno fa. Il finale questa volta lo deciderà Massimiliano Allegri: in prima persona sta tenendo sotto controllo Zaza, vuole valutarlo e scegliere se investire 15 milioni (in realtà 6 milioni, rispetto ai 9 incassati dalla sua virtuale cessione al Sassuolo nel giugno scorso) per riportarlo a Torino in estate. Solo a quel punto ci sarà spazio per il Tottenham e per tutti gli altri club interessati alle condizioni del Sassuolo, non pochi e particolarmente attivi. Come giusto che sia perché fa parte del mercato. Ma tutti soggetti alla volontà della Juve. Do you understand?